Mosca, nuovo attacco all'Italia: "Giustifica il fascismo"

Il ministero degli Esteri russo ha pubblicato un documento in cui accusa le autorità italiane, tedesche e giapponesi di "distruggere e falsificare" la Storia

Mosca, nuovo attacco all'Italia: "Giustifica il fascismo"
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Nuovo attacco di Mosca all’Italia. Il ministero degli Esteri russo ha diffuso un nuovo documento in cui critica duramente le politiche di Roma, Berlino e Tokyo, accusando le tre capitali di contribuire alla "distruzione" e alla "falsificazione" della Storia. Nel testo, pubblicato sul sito ufficiale del dicastero guidato da Sergej Lavrov, si sostiene che tali governi adottino comportamenti che mirano a "giustificare il fascismo e i suoi complici".

Secondo quanto riportato nel comunicato, queste accuse si riferiscono in particolare a una presunta tendenza a "ripulire il loro passato criminale", a contrastare "gli antifascisti" e a sostenere "i regimi neonazisti a Kiev e negli Stati baltici". Tali elementi, ha aggiunto Mosca, sarebbero alla base del documento intitolato: "Sulle azioni (o inazioni) delle autorità di Italia, Germania e Giappone, che hanno il risultato di distruggere e falsificare la Storia e giustificare il fascismo e i suoi complici”.

Nel rapporto, la diplomazia russa afferma che "la memoria storica di questi tre partner più importanti nell'alleanza dell'Asse viene ritoccata" e che "il ruolo dell'Unione Sovietica nel raggiungere la vittoria è denigrato". Inoltre, la Russia stigmatizza il fatto che, a partire dal 2022, per tre anni consecutivi, Italia, Germania e Giappone abbiano votato contro una risoluzione proposta dalla Russia all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. La risoluzione in questione riguarda la "lotta alla glorificazione del nazismo". Secondo il ministero “questi Paesi, direttamente responsabili delle uccisioni di decine di milioni di persone, hanno votato contro una risoluzione che chiede di prevenire la rinascita del nazismo. Questo solleva domande sulle dinamiche ideologiche all'interno di questi Paesi e in tutto l'Occidente. Ed è anche chiaro che questi Stati hanno scelto di ignorare gli impegni e le promesse che hanno fatto entrando nell'Onu”.

Nel documento vengono citati anche episodi considerati espressione di "russofobia" in Italia. Tra questi, la cancellazione del concerto del direttore d’orchestra Valery Gergiev alla Reggia di Caserta. Il ministero fa inoltre riferimento a un discorso pronunciato a febbraio dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Università di Marsiglia, nel quale il capo dello Stato aveva accostato l’invasione russa dell’Ucraina alle guerre di conquista condotte dalla Germania nazista. Tale confronto viene definito da Mosca come "paralleli storici palesemente falsi”.

Come evidenziato in precedenza, non si tratta del primo affondo russo nei confronti dell’Italia. Recentemente l’ambasciatore russo Alexei Paramonov – già convocato dalla Farnesina per la blacklist che ha coinvolto Mattarella, Crosetto e Tajani – ha accusato Roma di essere malata di “ucrofilia” e di “russofobia”. Ancora più violento l’attacco della portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, che aveva accusato Mattarella di “menzogne e falsità” o ancora di “invenzioni blasfeme”.

O ancora l’entrata in tackle dello stesso Lavrov, che in un’intervista rilasciata a gennaio aveva bollato il Belpaese come “anti-russo”, senza dimenticare le offensive di Dmitry Medvedev, dalla violenta sfuriata per le sanzioni ai familiari dei politici di Mosca agli insulti rivolti al ministro Crosetto, definito uno "sciocco raro" con tanto di taglia da 15 milioni di dollari.

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