"Torneremo a testare armi nucleari", ha detto Trump nelle scorse settimane sottolineando che Russia e Cina già lo fanno. A poco sono valse le smentite dei Paesi chiamati in casua dal tycoon (e persino quella del segretario all'Energia Usa che ha precisato che i test non comporteranno esplosioni vere e proprie). Mettendo da parte il caso russo, in effetti c'è un sito militare nell'estremo occidente cinese, sede nel 1964 della prima detonazione nucleare della Repubblica Popolare, dove negli ultimi tempi si registra un'insolita attività che, stando alle indiscrezioni pubblicate dal Daily Telegraph, potrebbe essere indice di preparativi per nuovi test di armi di distruzioni di massa da parte di Pechino.
La base in questione, Lop Nur, è stata denominata dagli addetti ai lavori l'"Area 51 cinese" e si trova nel deserto di Taklamakan, vicino a quello del Gobi, nella regione dello Xinjang. Oltre ad ospitare un sito per testare armamenti nucleari e la più lunga pista del mondo, anche a Lop Nur, come avviene nell'installazione segreta degli Stati Uniti, sarebbero condotti simulazioni di conflitti e collaudi di alcune delle tecnologie militari più avanzate. Il tutto lontano da occhi indiscreti. O quasi.
Il picco di attività a Lop Nur è stato infatti ripreso da immagini satellitari visionate in esclusiva dal Telegraph, le quali dimostrano come sia in corso un'importante espansione della base. Analizzando gli scatti l'esperto Renny Babiarz ha scoperto nuove strutture predisposte per l'esplosione di dispositivi nucleari o per contenere materiali altamente esplosivi. Sulla base di tali elementi Babiarz sostiene che la Cina si stia preparando a ricominciare a testare armi nucleari, e forse potrebbe averlo già fatto.
Nelle immagini satellitari sono inoltre visibili due nuovi caccia stealth senza coda. Il più grande dei due jet, ripresi sulla pista di decollo, è noto come J-36. È la prima volta, dopo aver compiuto il suo primo volo nel dicembre del 2024, che l'imponente velivolo a tre motori viene segnalato a Lop Nur. Secondo gli esperti il caccia fantasma potrebbe trasportare varie armi e missili a lungo raggio e per l'intelligence americana potrebbe essere impiegato per coordinare blitz di droni. Il secondo jet stealth ripreso negli scatti satellitari è il J-XDS o J-50 è più piccolo del J-36 ed è dotato di due motori. Entrambi sarebbero in grado di volare a velocità supersonica e potrebbero essere dispiegati in un possibile conflitto con Taiwan.
Lop Nur non è l'unica base che Pechino ha deciso di ingrandire. Ad essere in continua espansione è infatti l'intero apparato militare del Paese del dragone. Una recente inchiesta realizzata dalla Cnn ha rivelato che oltre il 60% delle 136 strutture collegate alla produzione missilistica o di razzi militari cinesi sono state ingrandite.
Ad inizio anno la Cina ha approvato un aumento del 7,2% del suo bilancio per la difesa. Questo segna il quarto anno consecutivo di crescita della spesa militare superiore al 7% ma per molti analisti la spesa reale potrebbe essere ancora più elevata.