
Continua l’impegno del governo italiano per evacuare i civili palestinesi dalla Striscia dove infuria la guerra tra Hamas e Israele. Secondo quanto riportato da una nota di Palazzo Chigi, sono state completate due operazioni coordinate dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dai dicasteri di Affari esteri e Difesa, supportati dall’intelligence e in accordo con partner internazionali e locali.
Con la prima, l’Italia ha permesso di lasciare l’exclave a 80 palestinesi, tra bambini malati e loro accompagnatori, grazie all’impiego dei mezzi dell’aeronautica militare e in stretto coordinamento con l’Organizzazione mondiale della sanità. I civili sono passati dal valico di Kerem Shalom e, una volta giunti all’aeroporto israeliano di Ramon, sono stati imbarcati su tre aerei da trasporto C-130, decollati alla volta di Roma, Verona, Pisa e Lecce. Il personale sanitario in queste località ha già iniziato a fornire l’assistenza necessaria.
La seconda operazione, svoltasi nella notte tra il 28 e il 29 settembre, ha portato all’evacuazione di 72 abitanti di Gaza, tra cui casi umanitari, studenti e persone in situazione di ricongiungimento familiare. La missione ha preso il via nelle vicinanze dell'ospedale Shuhada al-Aqsa di Deir al-Balah, nel cuore della Striscia e in una zona teatro di violenti scontri a fuoco. Il gruppo di palestinesi è passato sempre dal valico di Kerem Shalom, per poi essere trasferito in Giordania, dove è stato preso in consegna dal personale della nostra ambasciata. Arriveranno in Italia il 1° ottobre a bordo di due velivoli messi a disposizione dalla guardia di finanza e dalla protezione civile.
“Queste operazioni confermano l'impegno costante del Governo italiano a fornire assistenza umanitaria e a proteggere le vite umane in contesti di drammatica crisi, come a Gaza”, si legge nella nota.
“L'Italia rimane in prima linea per la stabilità e la pace, e continuerà a lavorare con determinazione per alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite dai conflitti e garantendo il pieno rispetto dei diritti umani e la liberazione degli ostaggi a Gaza”.