
Trentuno bambini della Striscia di Gaza si sono lasciati alle spalle bombe, sirene e macerie. Ieri sono atterrati in Italia su tre voli speciali dell’Aeronautica Militare, partiti dal sud di Israele e diretti a Roma, Milano e Pisa. Con loro anche i familiari: in tutto, 120 persone. Con questa nuova missione – la quattordicesima dal gennaio 2024 – l’Italia si conferma il Paese europeo più attivo nelle evacuazioni sanitarie legate al conflitto israelo-palestinese. Coordinata dalla presidenza del Consiglio, grazie al lavoro congiunto dei ministeri degli Esteri, della Difesa, della Salute, dell’Interno e della Protezione Civile, l’operazione è finora la più significativa messa in campo dal nostro Paese.
Ad oggi, sono oltre 180 i bambini palestinesi accolti in Italia per ricevere cure mediche, per un totale di quasi 600 persone. Sommando anche i ricongiungimenti familiari, si arriva a 914 palestinesi giunti dalla Striscia. «Abbiamo fatto più di tutti gli altri Paesi europei messi insieme», ha evidenziato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. I piccoli pazienti, molti dei quali affetti da gravi malattie o ferite di guerra, saranno trasferiti in strutture ospedaliere specializzate distribuite su tutto il territorio nazionale. «I bambini sono un simbolo di speranza e di futuro», ha dichiarato ieri Tajani, presente all’arrivo dei piccoli. «Garantire loro cure e assistenza sanitaria è un dovere». Il ministro ha definito quella di ieri «la più importante operazione sanitaria condotta sinora dall’Italia» a favore della popolazione civile palestinese. I minori saranno accolti in numerosi ospedali d’eccellenza: dal Bambin Gesù di Roma al Gaslini di Genova, dal Meyer di Firenze al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, fino agli Spedali Civili di Brescia, al Sant’Orsola di Bologna, al Santo Bono di Napoli, al Niguarda e al Buzzi di Milano, al Cisanello di Pisa, all’Opa di Massa, all’ospedale di Verona, a quello di Perugia, di L’Aquila e all’Azienda ospedaliera di Padova. Anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha commentato il buon esito dell’operazione: «In contesti drammatici come quello della Striscia di Gaza, la solidarietà si esprime con gesti concreti, più che con le parole. Il trasporto sanitario di oggi è un ulteriore segno dell’impegno dell’Italia e della Difesa al fianco della popolazione civile colpita da una gravissima emergenza sanitaria». Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha ringraziato il Policlinico Umberto I e il Comitato della Croce Rossa di Roma per «la pronta accoglienza» e l’«assistenza» garantita alle tre bambine giunte da Gaza con un’operazione precedente a quella di ieri.
Rocca – che per oltre vent’anni ha guidato la Croce Rossa e la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa – ha ricordato di aver visto con i propri occhi quanto siano «crudeli gli effetti dei conflitti sui bambini».Ieri è stato anche il giorno dell’appello di Papa Leone XIV, che ha invocato con forza una soluzione per «la crisi umanitaria» in corso: «A Gaza non si può continuare così», ha tuonato il pontefice.