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Accuse ad Alemanno: "Portò soldi all'estero". La procura: nessun riscontro

L'ex sindaco tirato in ballo dagli uomini di Veltroni. Ma le accuse non trovano riscontro nell'inchiesta

Accuse ad Alemanno: "Portò soldi all'estero". La procura: nessun riscontro

Gianni Alemanno è furioso. Rigetta con forza tutte le accuse e rispedisce al mittente le teorie che lo vorrebbero protagonista di presunti viaggi in Sudamerica in cui avrebbe portato alcune somme di denaro in Argentina. Nell'ambito dell'inchiesta "Mafia Capitale", infatti, è emersa un'intercettazione tra l'ex vice capo di gabinetto di Walter Veltroni Luca Odevaine, l'ex responsabile del Decoro urbano del Comune di Roma Mario Schina (sempre con Veltroni sindaco) e l'imprenditore Sandro Coltellacci. Dalle registrazioni si apprende che i tre uomini alludono a "un sindaco con valigie piene di contanti", che all'aeroporto sarebbe "passato attraverso un varco riservato" per andare in Argentina.

Una circostanza smentita però dalla procura capitolina, che in mattinata ha fatto sapere che allo stato delle cose non c'è nessun riscontro di quanto sostenuto nelle intercettazioni di Luca Odevaine e degli altri due.

Inoltre la polemica è montata anche intorno a un altro "giallo", legato a un'informativa dei Ros secondo cui nell'ottobre 2013 l'ex sindaco "avrebbe subìto un furto in casa, che non avrebbe però denunciato". Circostanze entrambe smentite con forza dallo stesso Alemanno: "Ho presentato regolare denuncia, peraltro del furto parlarono tutti i giornali: furono rubati alcuni gioielli di mia moglie e degli oroglogi. Una totale menzogna è anche la storia dei viaggi in Argentina. Ci sono stato con la mia famiglia, per festeggiare il capodanno 2012, ci spingemmo fino in Patagonia. Mai portati soldi all'estero." Nelle stesse ore, nuove accuse sono state rivolte all'ex Nar Massimo Carminati, che un ex poliziotto avrebbe accusato di "essere stato un collaboratore dei servizi segreti."

Nel corso della giornata, l'ex sindaco della Capitale è tornato a parlare: "Come viene confermato oggi dalla Procura di Roma la notizia di miei viaggi in Argentina per portare soldi è totalmente e manifestamente infondata - spiega Alemanno - Questa notizia nasceva da un'intercettazione di una persona a me evidentemente ostile, come Luca Odevaine, braccio destro di Walter Veltroni da me allontanato dagli incarichi con il Comune di Roma"

Non ho mai conosciuto Carminati e un anno e mezzo fa, avendo letto articoli di stampa, avevo messo in guardia i miei collaboratori - ha spiegato l'ex sindaco ai microfoni di Sky Tg24 - Loro mi hanno giurato che non avevano a che fare con lui.

Difendo l'onore della destra romana -prosegue Alemanno- che è stata ed è fatta di tanti giovani che fanno un percorso di legalità, Carminati è più Banda della Magliana che politica e io non l'ho mai conosciuto, non ho mai avuto a che fare con lui."

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