Alfabeto pannelliano, dalla "A" di anti alla "Z" di Zambia

Linguaggio e prodezze del leader radicale

Alfabeto pannelliano, dalla "A" di anti alla "Z" di Zambia

Nel 1945 il quindicenne Giacinto Pannella poi detto Marco si iscrisse al Partito liberale italiano. Ecco una brevissima versione alfabetica dei suoi 71 anni di vita pubblica.

Anti: il prefisso simbolo del gandhiano e non violento leader radicale che si professava anticlericale, antipartitocratico, antimilitarista e antiproibizionista.

Bavaglio: una delle più celebrate trovate della comunicazione politica in Italia è l'inquadratura fissa su Pannella e altri radicali che nell'aprile del 1978 si presentano in video con bavaglio e cartello al collo contro la Vigilanza Rai per 25 minuti per denunciare l'esiguità dello spazio tv concesso ai quesiti referendari.

Carceri: la sua battaglia per la giustizia giusta è culminata più volte in scioperi della fame e della sete e in richieste di indulto e amnistia per ottenere condizioni umane e adeguate al recupero dei detenuti.

Digiuno: strumento di lotta cui fece ricorso decine di volte. La prima fu a Parigi nel 1962 contro la guerra d'Algeria. Il più lungo durò quasi tre mesi, dal 19 aprile al 20 luglio del 2011, per sostenere la richiesta di un'amnistia.

Esperanto: lingua internazionale adottata contro i nazionalismi e a favore della «biodiversità culturale». L'associazione Era-Esperanto radikala asocio, fondata nel 1987, fa parte del Partito radicale transnazionale.

Frocio della politica: definizione sdoganata nel 1975 in un'intervista alla rivista Playboy per sottolineare la «diversità» delle sue opinioni. In seguito rivelò di aver avuto relazioni affettive con alcuni uomini.

Giurisprudenza: laurea ottenuta nel 1955 a Urbino con 66/110, il minimo, per accontentare la madre che lo voleva «dottore». Discusse una tesi sui Patti lateranesi che non aveva né scritta né letta.

Hashish: lo regalò durante enne manifestazioni antiproibizioniste in una delle quali, nell'ottobre del 1997, venne arrestato.

Ilona Staller: nel 1987 l'attrice porno ungherese fu candidata dal Partito radicale alla Camera e fu eletta con oltre 20.000 preferenze, seconda più votata della lista dopo lo stesso Pannella.

Lid: Lega italiana divorzio fondata nel 1966, contribuì alla vittoria nel referendum contro la legge Fortuna-Baslini.

Moratoria della pena di morte: una delle ultime grandi battaglie internazionali dei radicali, sfociata nel novembre del 2007 nell'approvazione da parte dell'assemblea generale dell'Onu della risoluzione contro le esecuzioni.

Negri Toni: accusato di reati di terrorismo il «cattivo maestro» era detenuto; candidato alla Camera dal Partito radicale nel 1983 viene eletto e di conseguenza scarcerato. Pannella fu subissato di critiche.

Ostia: l'unica esperienza di Pannella al governo è la presidenza della XII circoscrizione del Comune di Roma; durò cento giorni.

Partito radicale: forza politica di cui Pannella è stato cofondatore nel 1955. Era stata promossa dalla sinistra liberale fuoriuscita dal Pli raccolta intorno al settimanale Il Mondo diretto da Mario Pannunzio.

Quorum: i referendum promossi dai radicali hanno mancato il quorum per venti volte.

Referendum: dal 1974 i radicali ne hanno promossi 110, raccogliendo oltre 63 milioni firme.

Senatore a vita: da Bertinotti a Cicchitto, dai cattolici agli ambientalisti al Consiglio regionale dell'Abruzzo, in tanti hanno chiesto invano il laticlavio per Pannella

Teleroma 56: la tv fu megafono delle battaglie radicali e teatro delle interminabili dirette in cui Pannella interloquiva e litigava al telefono con gli spettatori.

Urina: il 19 aprile del 2002 protesta choc. Al quarto giorno di sciopero completo della sete contro la mancata elezione di due giudici costituzionali di nomina parlamentare, Pannella beve in diretta tv la sua urina per «garantirsi altre 24 ore di vita».

Verdi: nel 1986 Pannella regalò alla neonata federazione degli ambientalisti italiani il «Sole che ride», simbolo che a loro volta i radicali avevano avuto in lascito dagli antinuclearisti danesi.

Zambia: nel 1998 alle Olimpiadi di Seul la nazionale di calcio perde 4-0 contro lo Zambia. Pannella sfotte i milionari del nostro football e devolve il suo stipendio di parlamentare ai giocatori africani.

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