Alfano in Sicilia La exit strategy del leader Ncd

Il leader Ncd ora punta alla Sicilia. E il ponte sullo Stretto lo dimostra

Alfano in Sicilia La exit strategy del leader Ncd

Qualcuno ci ha ironizzato su, i più puntando l'indice sulle priorità che di questi tempi per un ministro dell'Interno dovrebbero essere ben altre. Sicurezza e immigrazione, per esempio. Non certo il rilancio di un progetto come quello del ponte sullo stretto di Messina, già arenatosi a più riprese negli anni in cui a Palazzo Chigi sedeva Silvio Berlusconi.

Eppure, il fatto che ieri Angelino Alfano abbia deciso di mettere la faccia su un progetto di legge che va esattamente in questa direzione non è per nulla stravagante come potrebbe sembrare a prima vista. E tanto la scelta è stata ponderata che il ministro dell'Interno ha deciso di presentarsi in conferenza stampa alla Camera con a fianco i suoi capigruppo, Maurizio Lupi (primo firmatario della provvedimento) e Renato Schifani. Un modo per dire che sul ponte ci mette la faccia non solo Alfano ma tutto Ncd, che proprio in Sicilia ha la sua roccaforte (7,5% alle Europee del 2014).

E qui sta il punto. Perché la mossa di Alfano - che si è impegnato a rimettere in moto il progetto entro fine legislatura - sembra strizzare l'occhio alla prossima campagna elettorale. Non tanto quella delle amministrative di giugno, che in Sicilia coinvolgerà solo Comuni minori come Vittoria, Alcamo, Canicattì o Favara. Quanto quelle del 2017, quando si voterà sia a Palermo che per il rinnovo dell'Ars.

Ed è soprattutto questa la partita che interessa ad Alfano. È ancora presto per parlare di strategie delineate, ma chi ha avuto occasione di ragionare in privato con il leader di Ncd è convinto che l'idea di seguire le orme di Roberto Maroni lo tenti non poco. D'altra parte, dopo essere stato prima Guardasigilli e poi vicepremier e ministro dell'Interno, la scelta di puntare su Palazzo dei Normanni potrebbe essere saggia, soprattutto se Rosario Crocetta continuerà a insistere nel volersi ricandidare. Secondo un sondaggio di Euromedia del mese scorso, infatti, ben il 71,3% dei siciliani boccia l'operato dell'attuale governatore, una china difficile da risalire pure in un anno.

Alfano, insomma, potrebbe far valere il suo profilo istituzionale e avere gioco relativamente facile.

E anche in questa chiave molti leggono il recente riavvicinamento con Berlusconi, avvenuto proprio durante la recente visita dell'ex premier in Sicilia. Uno schema che ha come incognita più seria quella dei Cinque stelle, dati sull'isola in forte crescita al punto che già oggi c'è chi scommette sull'attuale consigliere regionale Giancarlo Cancelleri.

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