Politica

«Gli amanti acidi non possono fare i genitori»

Boettcher e Levato non avrebbero la «capacità genitoriale» per crescere il bimbo

Milano Non possono fare i genitori. Alexander Boettcher e Martina Levato, l'ormai ex «coppia dell'acido», non avrebbero la «capacità genitoriale» e quindi non sarebbero adatti a crescere ed accudire il loro bambino. Il piccolo è nato quasi un anno fa, il 15 agosto 2015, partorito quando Martina Levato era già in carcere a Milano. Sia lei sia l'ex amante sono stati condannati in diversi processi per le aggressioni con l'acido nel 2014 ai danni di alcuni coetanei.

Il parere negativo sarebbe arrivato, secondo le indiscrezioni riportate dall'agenzia di stampa Ansa, dalla neuropsichiatra Cecilia Ragaini e dalla psichiatra Simona Taccani, i due periti nominati dal Tribunale per i minorenni. Neppure i nonni del bambino (il padre e la madre di Martina, la madre di Alex) avrebbero la «capacità accuditiva». I periti erano stati incaricati lo scorso novembre dal Tribunale di effettuare una «consulenza tecnica d'ufficio» su profili «psico-diagnostici» per stabilire l'eventuale capacità «genitoriale» di Boettcher e Levato e per valutare se i loro genitori hanno capacità «accuditiva». Dopo le visite in carcere in questi mesi, le esperte hanno trasmesso ieri ai consulenti di parte una «bozza» di relazione nella quale la valutazione sulla capacità genitoriale dei due giovani sarebbe negativa. Sulla base dei delitti commessi, delle loro devianze sessuali e dell'entità delle pene finora subite: 28 anni di carcere a lei e 37 a lui. Entro il 7 giugno i consulenti di parte degli ex amanti e dei loro genitori, potranno preparare le osservazioni critiche sul lavoro dei periti ed entro il 14 giugno le relazioni e gli atti saranno depositati alle parti.

Poi dovrà essere fissata un'udienza davanti ai giudici minorili che dovranno decidere il destino del piccolo affidato temporaneamente a una casa famiglia lo scorso agosto, pochi giorni dopo la nascita.

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