Gli amici di De Luca pagati centomila euro

Tre vigili e un autista, fedelissimi del governatore, assunti dalla Regione

Gli amici di De Luca pagati centomila euro

Napoli Semaforo verde per i vigili urbani del presidente campano Vincenzo De Luca, promossi a sorpresa dal loro ex sindaco sceriffo dirigenti della Regione. O, per meglio dire, responsabili di unità operative dirigenziali. Sono cambiate velocemente le vite di tre caschi bianchi e di un autista che da Salerno si trovano ora nelle stanze del potere deluchiano, a Palazzo Santa Lucia. Sono i nuovi pretoriani del governatore, i «fedelissimi» compaesani dell'ex sindaco sceriffo chiamati a occupare tutte le caselle ancora disponibili nella sua segreteria.

I ruoli cui sono stati destinati sono tutt'altro che marginali. Gianfranco Baldi si occuperà dei rapporti con la conferenza Stato-Regioni e gli organi legislativi nazionali. Giuseppe Muro, invece, dovrà vedersela con i consiglieri regionali. Un compito tutt'altro che agevole considerato che una parte affatto marginale del Pd campano ha in corso una guerra sotterranea con De Luca e con i suoi metodi da uomo solo al comando. Il terzo del poker si chiama Giuseppe Polverino e farà da pontiere con la presidenza del Consiglio regionale. Infine, Claudio Postiglione lavorerà alla mediazione tra Palazzo Santa Lucia e le strutture regionali e le istituzioni locali.

Secondo tabella, i quattro prenderanno uno stipendio netto di 1.300 euro (inquadramento D, posizione economica D1) ma il dettaglio sta nell'emolumento accessorio che farà lievitare la busta paga fino a 100mila euro lordi all'anno. Non male per chi, fino alla scorsa settimana, doveva indossare divisa e cappello per controllare il traffico. Quel che Renzi ha fatto con l'ex capo dei vigili Antonella Manzione a Palazzo Chigi, don Vincenzo lo ha fatto (per quattro) a Napoli.Capo della segreteria resta invece Alfonso Buonaiuto, tuttora assessore al Bilancio del Comune di Salerno e uomo macchina del governatore. Anche per lui uno stipendio a cinque zeri. Buonaiuto è indagato (insieme a De Luca) nel filone sulla variante di piazza della Libertà a Salerno relativo a maggiori costi, per otto milioni di euro, sborsati dal Comune per affrontare alcuni «imprevisti» tecnici emersi nella prima fase del cantiere. Buonaiuto, come ricostruito dal quotidiano Cronache di Salerno, è citato a più riprese nelle intercettazioni anche per le vacanze in Cilento pagategli da un'impresa coinvolta nei lavori.

Nelle 4mila pagine di conversazioni monitorate dalle forze dell'ordine in questo procedimento, ci sarebbero anche le prove dei brogli commessi da uomini vicini al governatore in occasione delle «parlamentarie» del 2012 per aiutare il candidato Fulvio Bonavitacola a vincere un seggio alla Camera. Oggi, l'ex deputato è il vicepresidente della Regione Campania.

Buonaiuto ha preso il posto di Nello Mastursi, vero braccio destro di De Luca, indagato nell'inchiesta condotta dai pm di Roma sulla presunta trattativa per addomesticare la sentenza che avrebbe dovuto sospendere il governatore per effetto della Legge Severino. Proprio pochi giorni fa, De Luca è stato sentito dagli inquirenti. Ha scaricato tutte le colpe sul suo ex collaboratore. Di favori incrociati e accordi illeciti lui non sapeva nulla.

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