Anche l'Anm boccia la legge: "Così sfiduciano i magistrati"

La legge sulla legittima difesa non piace nemmeno alla magistratura: "A monte c'è sfiducia verso i giudici e non riduce gli spazi di discrezionalità"

Anche l'Anm boccia la legge: "Così sfiduciano i magistrati"

"Lo spirito di chi propone questa legge trova le sue radici nella sfiducia nell'applicazione delle norme precedenti da parte della magistratura".

A dirlo è Eugenio Albamonte, presidente dell'Associazione nazionale magistrati (Anm) che all'Agi e a SkyTg24 critica duramente la legge sulla legittima difesa varata giovedì dalla Camera e ora all'esame del Senato. "Ci sono una serie di incongruenze", spiega Albamonte, "Si è partiti dicendo che i magistrati non applicano bene le norme sulla legittima difesa e che, quindi, bisognava fare una legge migliore. Allora innanzitutto non è vero questo dato di partenza perchè molti giornali, in queste ultime settimane, hanno cercato di ricostruire i più importanti casi di legittima difesa degli ultimi sette-otto anni, considerando anche tutti quelli passati in giudicato, ed è emerso che in realtà nella stragrande maggioranza dei casi alla fine le persone sono state assolte, il che vuol dire che l'interpretazione che danno i magistrati è in favore di chi si difende. Il dato di partenza è quindi sbagliato".

Ma non solo: la legge, secondo il magistrato, non risponde nemmeno

all'esigenza di togliere discrezionalità al singolo giudice: "Se si vuole chiudere lo spazio interpretativo ai magistrati bisogna creare delle formule che siano univoche nella loro interpretazione", dice, "".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica