Cronache

Ancora una strage buonista. Esplode un veliero di migranti

Tre morti e tre dispersi, 5 feriti. Lo scoppio durante il traino al porto di Crotone. Ustionati due finanzieri

Screenshot da Il Crotonese
Screenshot da Il Crotonese

La tragedia solo si intuisce dalla spiaggia affollata di bagnanti. All'orizzonte, nitida, si alza una colonna di fumo nero, 4 miglia circa al largo del litorale crotonese. Si sente distintamente il boato.

Una barca a vela con a bordo una ventina di migranti ha preso fuoco lì, mentre una motovedetta della guardia di finanza stava soccorrendo le persone.

Il fuoco, precede l'esplosione, innescata dal carburante a bordo. I migranti si gettano in acqua per sfuggire alle fiamme, i finanzieri e gli uomini della capitaneria di porto tentano il soccorso disperato. Non ce la faranno a salvare tutti. Muoiono tre persone, due uomini e una donna. Altri tre sono dispersi.

Cinque i feriti con ustioni gravi. Tre, quelli che erano più vicino al punto dell'esplosione, sono in gravissime condizioni. Due vengono ricoverati d'urgenza a Crotone, il terzo viene trasportato in elisoccorso all'ospedale di Catanzaro. Feriti anche due finanzieri, che al momento della deflagrazione si trovavano a bordo del barcone. Uno ha riportato una frattura alla gamba causata forse dall'onda d'urto che lo ha scaraventato in mare, l'altro ha invece riportato ustioni. La Procura di Crotone ha aperto un fascicolo contro ignoti.

Sul posto anche le motovedette della Guardia costiera. Feriti e naufraghi sono stati accompagnati al vicino porto di Le Castella. Altri 15 sono stati trasportati d'urgenza all'ospedale Sant'Anna. Al centro di accoglienza di Crotone sono state trasferite altre dodici delle persone che si trovavano a bordo della imbarcazione. «C'era mare mosso, forte vento di scirocco e l'imbarcazione sembrava non governata e governabile così due finanzieri sono saliti a bordo per governare il mezzo e portarlo al porto più vicino. Il motore ha preso fuoco ed è esploso», ha detto il colonnello Emilio Fiora, comandante provinciale della guardia di finanza di Crotone. «Le persone che erano a bordo sono state scaraventate in acqua, anche i due finanzieri. nostri finanzieri», spiega il colonnello Fiora.

Degli «eroi», «per fortuna non hanno subito grossi danni fisici. Anche quest'oggi gli uomini della Guardia di Finanza e della Capitaneria di porto, i colleghi dell'Arma dei Carabinieri, gli uomini della Questura di Crotone, insieme alle unità della Croce Rossa e del 118, hanno dato il massimo, sia chi era in mare sia chi era a terra. E qualcuno ha rischiato, per l'ennesima volta, la vita. È un lavoro che abbiamo fatto tutti insieme, in queste situazioni non si vede il colore della divisa".

Non è l'unico barcone arrivato in questi giorni seguendo la rotta turca che mira alle coste della Calabria. Altre ottanta persone sono sbarcate negli ultimi due giorni sulle coste catanzaresi, quelle della Locride e nel litorale del crotonese.

La notte scorsa una quarantina di migranti di nazionalità irachena e iraniana, tra cui anche cinque minori.

Tre giorni fa erano sbarcati al Porto di Crotone altri 61 migranti, tra cui due donne e 10 minori.

Intercettate al largo delle coste calabresi dalla motovedetta della Guardia Costiera, le persone soccorse, provenienti in gran parte da Iran, Turchia ed Egitto, erano state trasferite nel Centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto e sottoposte a tampone. Questi i flussi continui a Calabria e Sicilia, con Lampedusa ormai al collasso.

E decine di vite a rischio nella traversata.

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