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Fuga dalla Boldrini: lascia l'addetta stampa

Anna Masera molla dopo due anni a Montecitorio. Tornerà a La Stampa

Fuga dalla Boldrini: lascia l'addetta stampa

Roma - Fuga da Montecitorio. Nei piani alti della Camera dei deputati viene dato come sempre più probabile l'addio a Laura Boldrini da parte della capo ufficio stampa, Anna Masera. La giornalista a gennaio, secondo alcuni rumors, dovrebbe tornare al suo lavoro a La Stampa dove dal 2012 è social media editor . Il suo contratto scade il 31 dicembre e può essere rinnovato per altri due anni. Nelle prossime settimane si confronterà con la presidente della Camera per definire la sua posizione.

Anna Masera era stata scelta attraverso un concorso con ben 700 curricula arrivati a destinazione. Di questi ne erano rimasti 400 e, dopo un'ulteriore selezione, in vista del traguardo ne erano rimasti sette. In verità il potere di nomina del capo ufficio stampa della Camera - figura creata da Luciano Violante - ricade nelle competenze del numero uno di Montecitorio. Boldrini aveva, comunque, voluto procedere a un concorso, pur avendo espresso la sua preferenza per la giornalista della Stampa . Sul suo nome c'erano state alcune polemiche non avendo la Masera esperienza di giornalismo parlamentare, al contrario di altri candidati rodatissimi sul campo.

Il suo lavoro a Montecitorio, a giudizio di chi frequenta il Palazzo, è stato costellato da luci e ombre. A lei va ascritto il merito di aver rinnovato le piattaforme, sviluppato la cultura digitale, lavorato sui social network e aperto le porte a una maggiore trasparenza dell'istituzione. Ancora debole, invece, la fruizione dei contenuti attraverso il portale della Camera, poco immediata e troppo complessa per i non addetti ai lavori. Così come resta un mistero la gestione delle dirette televisive, ancorate a un sistema di telecamere fisse che non consentono di comprendere cosa accade davvero in Aula.

Ci si chiede se ora la Boldrini procederà con un nuovo concorso oppure a chiamata diretta. La numero uno di Montecitorio dopo otto mesi dall'inizio del mandato aveva già sostituito il capo della segreteria istituzionale Marco Cerase con Fabrizio Castaldi. Come suo portavoce personale la Boldrini può contare su Roberto Natale, già capo dell'Usigrai e presidente della Fnsi, candidato (non eletto) con Sel. Con lei c'è poi Giovanna Pirrotta, per sei anni responsabile stampa di Rifondazione all'assemblea regionale siciliana, poi addetta stampa della campagna elettorale della Boldrini. Come responsabile comunicazione c'è Valentina Loiero, giornalista del Tg5, figlia di Agazio, ex governatore calabrese. Una chiamata nata da una conoscenza sviluppatasi a Lampedusa, dove la giornalista aveva seguito gli sbarchi dei migranti e conosciuto la Boldrini, allora portavoce dell'Unhcr. Nel suo staff, poi, figura come addetta ai rapporti con gli organismi internazionali Giulia Laganà, figlia della ex parlamentare dei Ds prima e dei Verdi poi, Tana De Zulueta.

Infine il consigliere politico-istituzionale Carlo Leoni: parlamentare dal '96 al 2008 con i Ds, prima di passare con Sel.FdF

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