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"Pago e mi date i nomi...". Adesso esplode l'ira di Crosetto

I fatti avvenuti a Taranto hanno provocato la dura reazione di Guido Crosetto, che afferma di voler parlare personalmente con coloro che hanno insultato i militari, per poter conoscere le ragioni del gesto

"Pago e mi date i nomi...". Adesso esplode l'ira di Crosetto

Ha fatto scalpore quanto accaduto l'altro giorno a Taranto, dove un gruppo di cosiddetti "pacifisti" ha coperto d'insulti l'equipaggio della Nave carabiniere che stava facendo il suo ingresso nel Mar Piccolo. Non paghi, questi personaggi avrebbero addirittura assalito l'imbarcazione, prendendola a sassate.

La furia di Crosetto

Un episodio che ha fatto letteralmente infuriare Guido Crosetto, che sulle proprie pagine social ha commentato duramente i fatti di Taranto. "Sarei disposto a pagare per avere il nome di chi grida 'Dovete morire bastardi!'. Si lo sarei", ha scritto l'imprenditore. "Per sapere chi è, aspettarlo davanti a casa, presentarmi e chiedergli: 'Perché devono morire? Perché sono bastardi?'. E sentire la sua risposta. Guardandolo con disprezzo".

Quanto accaduto a Taranto ha davvero dell'incredibile. La fregata Carabiniere si trovava in arsenale per effettuare dei lavori di manutenzione, quando è stata raggiunta dal gruppetto di manifestanti. Questi, per qualche incomprensibile ragione, hanno cominciato a gridare insulti di ogni tipo, prima di passare alle sassate. "Assassini, assassini", hanno gridato in direzione dell'equipaggio. E ancora: "Bastardi, assassini, dovete morire". Non sono mancati neppure gli striscioni: "La guerra la stiamo già pagando: chi con la vita, chi con la fame. No Nato! No Putin!".

Postando il video sui social, Crosetto ha affermato: "Ecco alcuni “pacifisti” italiani, spero una minoranza. Ascoltate la loro bontà, il loro amore verso il prossimo. Fanno più male loro con le parole in pochi secondi, che i ragazzi su quella nave nella loro intera vita".

La posizione del mondo della politica

La condanna nei confronti del gruppo di contestatori arrivata da tutto il mondo della politica. La presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni è stata lapidaria: "Questo non è pacifismo, è idiozia". A mostrarsi indignata anche la deputata di Forza Italia Maria Tripodi, capogruppo azzurra in C commissione Difesa a Montecitorio. "Quanto accaduto a Taranto contro la nave della Marina militare 'Carabiniere' è di una gravità inaudita. Non può e non deve essere sottovalutato. Nè derubricato ad atto goliardico o di trascurabile reazione motiva a quanto sta accadendo a livello internazionale", ha dichiarato la rappresentante di FI. "Poco importa se a farlo è stata un'esigua minoranza di idioti. I responsabili devono essere individuati nel più breve tempo possibile. È impensabile che la possano fare franca. Ai componenti dell'equipaggio e ai vertici della Marina militare la più sincera e totale solidarietà".

Condanna anche da parte della Lega. "L'increscioso episodio avvenuto nel pomeriggio al porto di Taranto, quando alla Fregata Carabiniere, entrante nel sito della città pugliese, è stata riservata una deplorevole accoglienza a suon di insulti e sassate, è inaccettabile e ci indigna profondamente. Esprimiamo riconoscenza e solidarietà a tutte le donne e gli uomini delle nostre quattro Forze Armate, e alle Forze dell'Ordine più in generale", hanno dichiarato in una nota congiunta i senatori del Carroccio in commissione Difesa.

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha espresso solidarietà e vicinanza nei confronti delle forze dell'ordine. "Si tratta di azioni che si condannano da sole", ha affermato. A condannare l'episodio anche il ministro degli Esteri Luigi di Maio, ed il senatore Pd Andrea Marcucci. "Si definiscono 'pacifisti', ma la sassaiola avvenuta a Taranto contro la nave della Marina Militare 'Carabiniere' è stato semplicemente un atto di teppismo.

Il pacifismo e la guerra in Ucraina non c'entrano nulla", ha commentato il rappresentante dem.

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