Per attaccare Salvini i centri sociali stanno con assassini e stupratori

Anziché rivolgere le urla contro quella casa di morte, dove spadroneggiano spacciatori e assassini, i centri sociali le hanno gridate contro Matteo Salvini che voleva andare di persona dove Desirée Mariottini è stata drogata, stuprata e ammazzata da un branco, probabilmente formato da sei o sette immigrati. "Sciacallo, sciacallo!", hanno strepitato gli antagonisti scandendo, fino allo sfinimento, slogan indecenti e impedendo così al ministro dell'Interno di posare una rosa in memoria della 16enne di Cisternina di Latina (guarda il video). ef7f70a0-7367-41d1-a6b2-d3bb9103bdff Quello di Salvini avrebbe dovuto essere un atto simbolico. La presenza dello Stato, nel capo del titolare del Viminale, in un luogo dove, ormai da tempo, non regna più la legalità. Lo ha fatto dopo un vertice in Prefettura a Roma dove ha annunciato che nei prossimi mesi arriveranno 154 poliziotti e 100 carabinieri in più a pattugliare la Capitale. "Salvini specula sulle tragedie - lo hanno accusato le donne del movimento 'Non una di meno' - San Lorenzo non è la tua passerella elettorale". Tra i centri sociali schierati  spuntano anche le bandiere dell'Anpi. È sempre la solita solfa. Solo che questa volta si sono messi contro lo Stato per difendere quelle bestie che, dopo averla drogata, la hanno violentata a turno e, infine, ammazzata (foto). Una fine drammatica che ricorda le violenze subite da Pamela Mastropietro nove mesi fa a Macerata. LAPRESSE_20181024135839_27604268 Ma cosa si aspettavano i centri sociali e le femministe da Salvini? Che cosa avrebbe dovuto fare il ministro dell'Interno che sovraintende l'ordine e la sicurezza del Paese? Starsene chiuso in ufficio? Nella testa degli antagonisti si tratta di "una bieca strumentalizzazione", ma quello che ha fatto Salvini oggi a San Lorenzo lo avrebbe fatto qualunque ministro dell'Interno. Far sentire ai residenti che lo Stato c'è, è un dovere di un qualsiasi governo che ha a cuore il bene dei propri cittadini. "Io qui torno con la ruspa", ha scandito.

 Poi ha promesso di "fare molto male" agli spacciatori. Alla fine, però, ha comunque dovuto rinunciare a portare le rose a Desirée. "Provo tristezza per i ragazzotti dei centri sociali - ha commentato - che preferiscono gli spacciatori alla polizia".

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