«Noi» e «voi», uno contro l'altro, troppo diversi, spesso, per capirsi. Il rapper milanese Fedez, attaccato sui social per la scelta sua e della compagna Chiara Ferragni di pubblicare su Instagram foto e video del figlio Leone, neanche tre settimane di vita, ne fa una questione generazionale. «Stiamo solo condividendo il momento più bello della nostra vita, come farebbe qualunque famiglia figlia della nostra generazione», ha replicato il cantante in una serie di stories. La critica che l'ha fatto sbottare è arrivata da Vincenzo De Feo, ingegnere informatico esperto di bullismo e cyberbullismo, nonché promotore di un comitato che punta a difendere i giovanissimi dai rischi della rete. «È una barbarie rendere social un neonato, meriterebbero l'oblio sui social entrambi (Fedez e Ferragni, ndr). Pessimo esempio. Andrebbe ridiscussa la loro capacità genitoriale», ha twittato De Feo. Tanto è bastato per provocare la reazione del cantante.
«I criteri per valutare la capacità di fare i genitori non dovrebbero basarsi su foto social - ha contrattaccato Fedez, all'anagrafe Federico Leonardo Lucia -. Nostro figlio non può scegliere di essere messo su Instagram? Se è per questo un bambino non può scegliere neanche se essere battezzato... E poi preferisco pubblicare io, o che la pubblichi Chiara, una foto di nostro figlio piuttosto che farle pubblicare da un paparazzo e far lucrare qualcun altro sulla nascita di Leo».
Ma la querelle non è finita qui. De Feo ha voluto replicare a sua volta, ribadendo «l'eccessiva visibilità data al neonato sul web». Ma lamentando anche mail e telefonate offensive dopo il cinguettìo incriminato. E prendendosela con i toni troppo duri di Fedez, «palese violenza sul web». «Se un consiglio o un'idea discordante arriva da qualcuno che potrebbe essere tuo padre o che è già stato genitore e ha più esperienza di te - continua l'ingegnere - magari serve».
Sul tema della pubblicazione di foto di minori sui social si è espresso il Tribunale di Roma con la sentenza del 23 dicembre scorso: in quel caso il giudice, dietro richiesta del figlio
16enne, ha condannato una madre a cancellare dal web tutte le immagini che lo ritraevano, pena una multa da 10mila euro da versare al ragazzo. Non resta che aspettare qualche anno per capire cosa ne penserà il piccolo Leo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.