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Autogol della tv dei vescovi Ritirato l'invito a Luxuria

L'intervista è stata fatta saltare per la coincidenza con l'assemblea della Cei. Il direttore: «Non era il caso»

Autogol della tv dei vescovi Ritirato l'invito a Luxuria

«Separarsi per non sporcarsi con gli altri è la peggiore sporcizia» ha detto Papa Francesco. E a Tv2000, la tv dei vescovi italiani, lo citano adesso, in un momento di fango. Con mossa a sorpresa hanno invitato per ieri sera Vladimir Luxuria, la transessuale più ubiqua d'Italia. Con mossa a sorpresa hanno poi ritirato l'invito: troppo scottante la coincidenza con l'assemblea della Cei riunita ad Assisi. Le nuove forme di famiglia «hanno l'unico scopo di confondere la gente ed essere una specie di cavallo di Troia» ha detto due giorni fa il presidente dei vescovi, Angelo Bagnasco. Un cortocircuito non solo mediatico.

Clima troppo caldo anche per l'intrepido direttore di Tv2000, Paolo Ruffini (ex Rai3, ex La7). Ieri mattina, racconta Luxuria, le ha telefonato e chiesto di rinviare a un altro momento «per evitare strumentalizzazioni». Luxuria si dice in attesa del prossimo invito: «Mi hanno chiamata per commentare i fatti del giorno, non per parlare di diritti Lgbt. Non mi aspetto certo che il cardinale Bagnasco dica di essere favorevole ai matrimoni gay. Spero in una Chiesa che, come dice papa Francesco, si apra ai figli di Dio e ci dia il conforto della fede. Nemmeno noi Lgbt chiediamo matrimoni religiosi, ma solo civili».

Civili o religiosi, nella Chiesa il tema dei matrimoni tra persone dello stesso sesso non è in discussione. E il discorso di Bagnasco conferma che nelle unioni civili di Renzi la Cei vede all'azione l'astuto Ulisse nascosto nel cavallo. «Temo i greci anche quando portano doni» disse Laocoonte ai troiani, per convincerli a non portarsi in casa i soldati che li avrebbero annientati. Il cavallo di Troia di cui parla Bagnasco.

Non è la prima volta che Luxuria arriva a un incontro caldo con il presidente Cei: ai funerali di don Gallo, il prete genovese di prostitute, tossici e trans, Luxuria aveva ricevuto la comunione dal cardinale Bagnasco. «Nei suoi occhi ho visto una persona non ostile» ricorda. Ieri moltissimi hanno inondato i social e la mail di Tv2000 per impedire l'irruzione di Luxuria nella prima serata dei cattolici italiani. Di loro si lamenta Vladimir: «Mi hanno chiamato cavallo di Troia, come se portassi distruzione».

Lucio Brunelli, direttore news di Tv2000, vero responsabile dell'invito, rimane convinto della bontà dell'iniziativa. La difende su Facebook : «Se un cristiano è tranquillo nella sua identità, può dialogare con tutti. Dialogare non significa concordare con le opinioni del proprio interlocutore, ma confrontarsi in modo rispettoso e fermo con chiunque». Poi azzarda: «Non mi ero reso conto che l'invito sarebbe caduto nella settimana in cui è riunita la Cei». I commenti in rete sono una valanga quasi unanime di critiche. Qualche esempio: «Ha portato il gender nelle scuole», «vi prestate al suo sporco gioco».

Alla fine al posto di Luxuria è stato invitato il segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino.

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