Coronavirus

Bagno al mare e passeggiata sui monti "Ma da soli e mantenendo la distanza"

Nessun divieto se si è in prossimità della propria abitazione Se gli agenti fanno controlli basterà esibire l'autocertificazione

Bagno al mare e passeggiata sui monti "Ma da soli e mantenendo la distanza"

Una festività dopo l'altra, un ponte dopo l'altro. Con il lockdown la libertà di muoversi si sente ancora di più proprio nei giorni di festa.

Con l'allentamento delle restrizioni, a partire dal 4 maggio, sarà possibile recarsi nella seconda casa, al mare o in montagna, purché nella stessa regione di residenza. Ma ieri, in un 25 aprile assolato, sul sito di palazzo Chigi è arrivato un chiarimento sulla possibilità di fare bagni al mare o fiumi e laghi.

Nella sezione #IoRestoaCasa il tema è stato sollevato da un cittadino che ha chiesto: «Abito in un luogo di montagna/collina oppure in un luogo di mare/lago/fiume, mi è consentito fare una passeggiata in montagna/collina o in riva al mare/lago/fiume?». Pochi minuti dopo è apparsa la risposta del governo. «Sì. È sempre possibile svolgere l'attività motoria in prossimità della propria abitazione principale, o comunque di quella in cui si dimora dal 22 marzo 2020 - si legge - con la conseguenza che è ammesso, per coloro che abitano in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini e sempre che non si tratti di soggetto per il quale è fatto divieto assoluto di mobilità in quanto sottoposto alla misura della quarantena o risulti positivo al virus». «Si può effettuare tale attività in detti luoghi (ivi compreso fare il bagno al mare/fiume/lago) - specifica il sito - purché individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Ciò in quanto i predetti non sono luoghi chiusi al pubblico, come invece lo sono, attualmente, i parchi e le aree verdi urbane, e altresì gli stabilimenti balneari, in cui permane il divieto di ingresso e circolazione». È chiaro che deve trattarsi esclusivamente di attività effettuate senza che occorra allontanarsi dalla propria abitazione e senza che si renda quindi necessario l'utilizzo di mezzi di locomozione pubblici o privati, né spostamenti. «Sono fatti salvi, peraltro, diversi e più stringenti divieti imposti su base locale perché giustificati da specifiche situazioni territoriali - si sottolinea -.

La sussistenza delle condizioni in questione (attività motoria svolta in prossimità alla propria abitazione) potrà essere giustificata con autocertificazione, se gli agenti che fanno i controlli la richiedono».

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