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Banca Etruria, il sindaco di Arezzo: "Denuncerò la Boschi per danno d'immagine"

Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli ha annunciato che intenterà una causa per il danno di immagine procurato da Maria Elena Boschi e da suo padre alla città e alla reputazione dei cittadini sul piano nazionale e internazionale per la vicenda di Banca Etruria

Banca Etruria, il sindaco di Arezzo: "Denuncerò la Boschi per danno d'immagine"

Il primo cittadino di Arezzo, Alessandro Ghinelli (centrodestra), fa sapere che farà causa a Maria Elena Boschi e a suo padre Pierluigi per danno di immagine alla città di Arezzo e alla reputazione dei suoi cittadini legata allo scandalo di Banca Etruria. Ghinelli lo ha detto durante un'intervista a Klaus Davi durante in onda su YouTube. "Non sono in grado di dare cifre - dice a proposito della quantificazione del danno - ma sono mesi che, del tutto immeritatamente, il brand Arezzo, sulla stampa italiana e internazionale, nei telegiornali della Cnn, sulla tv tedesca, sui giornali francesi, spagnoli perfino cinesi, viene associato alle vicende della famiglia Boschi, a storie di presunte truffe dei risparmiatori e manipolazioni"

Ghinelli spiega che la decisione vuole essere "un segnale anche verso i cittadini infangati internazionalmente dalla Boschi e dalla sua famiglia senza aver fatto assolutamente nulla per meritarlo. Il ricavato della causa lo destinerò totalmente al ristoro dei cittadini che hanno perso tutto con l’azzeramento di Banca Etruria".

Il sindaco di Arezzo ha anche attaccato il segretario del Pd Matteo Renzi: "Aveva annunciato di volersi candidare in questa circoscrizione. Poi magicamente apprendiamo che il suo nome non compare più nelle liste e veleggia altrove. Con tutto il rispetto, è scappato come un coniglio. Abbiamo assistito all'ennesima bufala di Renzi, una presa in giro degli aretini che ho l'onore di rappresentare ma del cui giudizio lui ha paura".​

E rincara la dose: "Ora che finalmente ci siamo Renzi si nasconde sotto la gonnella del Pd, sapendo di averne sparata un'altra delle sue. Per l'ennesima volta - aggiunge - si prende gioco degli aretini, tutti gli aretini, che attendevano il 4 marzo per dirgli nelle urne cosa pensano delle sue smargiassate.

Oltre al danno una ulteriore inaccettabile beffa".

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