Berlusconi avverte il governo: sulle comunali niente trucchi

Il Cavaliere, preoccupato per la crisi russo-turca, alza la voce. Vuole impedire la scelta di una data "a misura di astensione" che favorisca la sinistra

Berlusconi avverte il governo:  sulle comunali niente trucchi

Roma - Tornato a Roma anche per partecipare alla presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa, Silvio Berlusconi sceglie il basso profilo e decide di rinviare l'evento alle prossime settimane. Uno stop motivato, come spiega il giornalista, dalla «delicata situazione internazionale, alla luce della crisi tra la Russia e la Turchia, che ha suggerito al presidente Berlusconi di rimandare al 16 dicembre la presentazione del mio libro».

La preoccupazione del presidente di Forza Italia per lo scenario internazionale è palpabile. La sensazione è che una serie di previsioni da lui rese pubbliche in più occasioni si siano avverate e il segnale di guerra lanciato due giorni fa da Erdogan rischi di provocare un'escalation militare incontrollabile. Tutto questo in un contesto dove emerge una mancanza di leadership sia a livello europeo sia a livello italiano, «dove si procede per annunci e mancette, tra demagogia e propaganda», con l'Italia sempre più marginalizzata in politica estera. Il timore che la situazione possa sfuggire di mano è forte e i fari a questo punto sono puntati su Mosca e Ankara. In questo senso è stata apprezzata la disponibilità del sindaco di Venezia, Brugnaro, per una nuova Pratica di Mare, un grande vertice che provi a ricucire la tela strappata del dialogo tra grandi potenze. Così come le parole con cui l'ambasciatore israeliano a Bruxelles - in un incontro con la delegazione degli europarlamentari di Forza Italia - ha ricordato il discorso tenuto da Berlusconi alla Knesset e il suo sogno di portare Israele nell'Ue. Appuntamento che fa il paio con la missione dell'europarlamentare azzurro Fulvio Martusciello a Gerusalemme della settimana scorsa, molto apprezzata anche dai media locali.

Berlusconi non riunirà questa settimana il Comitato di presidenza. Si occuperà della questione amministrative in incontri più ristretti, concentrandosi su Napoli, dove in pole-position c'è Gianni Lettieri (mentre nel centrosinistra spunta nella rosa anche il presidente dell'Ice, Riccardo Monti). Per quanto riguarda Milano oggi arriverà il sondaggio sul gradimento dei potenziali candidati. Per Bologna, invece, secondo alcune voci la Lega potrebbe accettare di ritirare la candidatura di Lucia Borgonzoni, ma soltanto se emergesse il nome di una personalità «civica». In cambio il Carroccio potrebbe chiedere di candidare Roberto Cota a Torino. Sulle amministrative Berlusconi vuole alzare la voce affinché il governo non tiri fuori dal cappello improbabili date «balneari», pensate a misura di astensione. Il riferimento è ad alcune voci che prevederebbero il voto nelle grandi città il 12 giugno e il ballottaggio il 26 giugno. Una scelta che certo non contribuirebbe a tenere alta la partecipazione al voto, favorendo i partiti che vantano un elettorato fidelizzato.

Nasce, infine, «Italia 2050 - La Nostra Opinione», associazione a cui

hanno aderito Giovanni Mauro, senatore del gruppo Gal; Arturo Diaconale e Gianpiero Samorì. Obiettivo: creare un'aggregazione all'interno del centrodestra che abbia un'anima al tempo stesso liberale, popolare e garantista.

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