Berlusconi chiede mascherine obbligatorie. Le opposizioni: "Confusione al governo"

Brunetta: l'esecutivo chiarisca sull'entità delle risorse da utilizzare

Berlusconi chiede mascherine obbligatorie. Le opposizioni: "Confusione al governo"

Potrebbe prendere forma oggi l'accordo tra governo e opposizione sulle modalità per convertire in legge il decreto Cura Italia di marzo. Dopo la fumata nera di ieri, oggi si spera in un placet definitivo. Ma le posizioni sono ancora distanti. Non ne sembra convinto, infatti, l'azzurro Renato Brunetta, uno dei partecipanti alla cabina di regia svoltasi ieri pomeriggio in video conferenza con i ministri Federico D'Incà (Rapporti con il Parlamento) e Roberto Gualtieri (Economia). Sul metodo della collaborazione governo-opposizione l'orizzonte - dice l'economista azzurro - è «ancora molto confuso». Brunetta inoltre sottolinea che i partiti di opposizione hanno dimostrato e dimostreranno anche oggi nel nuovo incontro un forte senso di responsabilità. «Siamo molto determinati a restare al tavolo - dice - . Il governo probabilmente avrà ora più problemi dalla sua maggioranza che dalla nostra opposizione». «Servirà anche, aggiunge Mariastella Gelmini, capogruppo alla Camera -, un piano adeguato per il settore del turismo e l'introduzione dei voucher per l'agricoltura».

«Aspettiamo - aggiunge il capogruppo leghista al Senato, Massimiliano Romeo - fatti concreti, tempi certi, garanzie per le partite Iva, cassa integrazione immediata, stop automatico dei mutui, linee di credito garantite dallo Stato per le aziende, sospensione delle bollette, interventi sugli affitti».

E poi da tutte le opposizioni viene chiesta più chiarezza sull'entità del prossimo scostamento di bilancio. «Se manca - aggiunge Brunetta - la consapevolezza del governo su questioni fondamentali come l'entità dello scostamento che, ricordo, deve essere approvato a maggioranza assoluta dal Parlamento, è ben difficile dare una mano».

Sul tema della cabina di regia è intervenuto anche Silvio Berlusconi nel corso di un'intervista a Tg2 Post. «Abbiamo avanzato delle proposte per il contrasto alla pandemia ricorda il leader azzurro - come per esempio l'obbligo delle mascherine in tutti i luoghi pubblici come i supermercati e la metropolitana, e soluzioni per difendere le imprese e il lavoro degli italiani. Abbiamo chiesto che lo Stato garantisca le banche sui prestiti che elargiranno alle imprese in modo che le aziende in difficoltà possano finanziarsi facilmente senza garanzie onerose». Nel corso dell'intervista Berlusconi ha dato ampio risalto ai problemi economici da affrontare una volta esaurita l'emergenza sanitaria. «Serve - spiega - un grande piano nazionale di infrastrutture finanziato dalla Banca europea di investimenti. Per fare tutto questo bisogna che il governo sospenda, in questo momento eccezionale, l'attuale codice degli appalti. Per aiutare l'Italia a ripartire gli ostacoli burocratici devono essere ridotti.

«Soprattutto - conclude - è importante garantire la salvezza del lavoro di milioni di italiani e quindi la salvezza dell'apparato

produttivo, delle imprese che garantiscono il lavoro. Questa è la cosa di maggior importanza per la ripresa economica, per il nostro futuro. Dobbiamo assolutamente farcela e io sono assolutamente convinto che ce la faremo».

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