Berlusconi a Strasburgo: "Italia isolata, ma merita un commissario di peso"

Un lungo applauso ha accolto Silvio Berlusconi al suo arrivo alla riunione del gruppo del Ppe a Strasburgo

Berlusconi a Strasburgo: "Italia isolata, ma merita un commissario di peso"

Un lungo applauso ha accolto Silvio Berlusconi al suo arrivo alla riunione del gruppo del Ppe a Strasburgo. Il leader di Forza Italia si è seduto accanto al più giovane europarlamentare europeo, Alexander Bernhuber. Un rientro sulla scena in piena regola, per il quale il Cav ha sfonderato grandi sorrisi. Al di là della cornice, Berlusconi ha comunque parlato di ciò che il Ppe deve fare in vista delle nomine per i 'top jobs' europeì e di come l'Italia, pur isolata, deve puntare in alto. Sul primo versante, Berlusconi ha detto che "il Partito popolare europeo ha preso 40 milioni di voti, ha vinto le elezioni europee. Ha il diritto di indicare il Presidente della Commissione Europea". Più complicata, a suo giudizio, la situazione per quanto riguarda l'Italia, che sconta un certo isolamento: "Oggi il governo italiano appare isolato e non gode della stima degli altri - ha affermato - ma si tratta di riuscire ad avere il sostegno del Ppe per far sì che l'Italia abbia un commissario che conti".

"È stata una riunione sulla nomina di un uomo del Partito popolare europeo (Ppe) quale capo della Commissione europea, cioè il presidente del futuro governo composto dai 27 esponenti che gli Stati indicheranno", ha detto Berlusconi appena uscito dalla riunione. "È emersa da parte di tutti gli intervenuti l'idea che si deve conservare il principio, che si osserva dall'inizio del Parlamento europeo, in base al quale è il partito che ha più voti e più candidati in Parlamento ad indicare chi sarà il presidente della Commissione. Non c'è nessun motivo per abbandonare questo principio, che è molto utile e sarà molto utile anche per il futuro", ha aggiunto.

"Abbiamo preso all'unanimità la decisione di proporre il nostro Manfred Weber. Se gli altri membri del Parlamento non accetteranno il suo nome, proporremo un altro nome, ma sempre un componente del nostro Ppe, che è il partito che in Europa conserva la tradizione della democrazia, della cristianità, del garantismo, dei principi occidentali e di tutti quelli che sono i valori della civiltà occidentale", ha spiegato. "Noi dobbiamo rivendicare il fatto che il nostro paese è uno dei 5 paesi fondatori dell'Ue, che siamo la seconda manifattura nell'Ue e che quindi ci spetta un rappresentante di peso nella Commissione.

Oggi purtroppo l'Italia è isolata, il governo non gode della stima degli altri governi e quindi cercheremo dall'interno del Ppe di avere il sostegno del Ppe per l'assegnazione di un ministero europeo che conti", ha aggiunto.

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