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Bersani: "Pronto a qualsiasi inciucio pur di non votare così"

Il deputato di Articolo 1 commenta un possibile ritorno anticipato alle urne: "I due Matteo sono pregiudicati, noi non possiamo arrivare nudi alla meta"

Bersani: "Pronto a qualsiasi inciucio pur di non votare così"

Pier Luigi Bersani mette in chiaro la sua posizione senza ricorrere a giri di parole: "Sono disposto a contrapporre pasticcio a pasticcio, pur di cambiare la legge elettorale". Il che solitamente si chiama inciucione: "Va bene anche questo, qualsiasi maggioranza che permetta di riscrivere le regole del gioco". L'ex segretario generale del Partito democratico ha così commentato l'eventuale patto segreto da Matteo Salvini e Matteo Renzi per tornare al voto: "C’è sufficiente spregiudicatezza da parte di entrambi per ritenere che sia credibile". E a suo giudizio inoltre vi sarebbe anche un denominatore comune di interesse da parte dei due: "La legge elettorale in vigore sembra cucita addosso alla Lega e, con lo sbarramento al 3 per cento, garantirebbe anche Italia Viva". Tuttavia ha precisato: "Non possiamo arrivare nudi alla meta, cioè prestarci a giochini e ricatti".

Sardine ed Emilia-Romagna

Nell'intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, il deputato di Articolo 1 ha parlato anche delle sardine: "Ci stanno dicendo che vogliono una politica decente, competente, che vogliono difendere la Costituzione e l'antifascismo". Ma sono da considerarsi obiettivi largamente condivisibili per la loro ovvietà: "Noi del centrosinistra siamo fermi sulle gambe da mesi e mesi. Lasciamoci alle spalle questi anni e battezziamo una diversa sinistra". Ha rivelato poi le proprie sensazioni quando ha visto le sardine riempire piazza Maggiore: "Ho pensato che avevo ragione quando parlavo della mucca nel corridoio e dicevo che per parlare ai tanti che non hanno riferimenti bisognava mettere tutto in gioco". Dai nomi ai programmi passando per i simboli: "Invece, di fronte a un fatto mondiale come l’avanzata del sovranismo, c’è chi pensa ancora di usare i ferrivecchi".

Bersani infine ha toccato la questione delle elezioni Regionali in Emilia-Romagna, che si terranno domenica 26 gennaio 2020. Qui è nato il Movimento 5 Stelle "in opposizione al partito che governa la Regione da sempre". Si tratta dunque di "un dissidio familiare difficile da superare". Si è detto "ottimista" sulla vittoria di Stefano Bonaccini, nonostante gli ultimi sondaggi rivelino il boom di Lucia Borgonzoni: "I risultati della buona amministrazione convincono non solo gli elettori Pd, ma anche quelli di centro e della destra liberale". Non nega però di vedere un rischio: "In un’Emilia profonda che ha bisogno di messaggi più di senso.

Serve più cuore e più coraggio".

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