Bimbo di tre anni morto in poche ore per una meningite. "Non era vaccinato"

Il piccolo colpito da sepsi. L'Asl: "Vitale immunizzarsi"

Bimbo di tre anni morto in poche ore per una meningite. "Non era vaccinato"
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Non sarebbe stato vaccinato il bimbo di tre anni morto giovedì mattina dopo essere stato colpito da una sepsi di meningococco in meno di 24 ore. Il piccolo era arrivato il giorno prima all'ospedale di Taranto e dopo qualche ora, a causa del peggioramento delle sue condizioni, è stato trasferito al Giovanni XXIII di Bari. Per lui, però, ormai non c'era nulla da fare. È stato stroncato da una meningite fulminante.

A spiegare le tappe della vicenda trasformatasi in tragedia è stata la stessa Asl di Taranto, che per prima ha avuto in cura il bambino: la situazione sanitaria del bimbo sarebbe infatti degenerata velocemente. Sul caso sta ora indagando la Procura di Bari che, dopo la denuncia presentata dai genitori alla polizia, ha aperto un'inchiesta. L'autopsia sulla salma del bambino, che si trova ora nell'istituto di Medicina Legale del Policlinico barese, potrebbe essere eseguita già oggi. E mentre è stata già attivata la sorveglianza epidemiologica e la profilassi dei contatti stretti, l'Asl tarantina fa sapere che "sono attualmente in corso le analisi di laboratorio e gli approfondimenti diagnostici per confermare la causa dell'infezione". A colpire, però, sarebbe proprio la mancata vaccinazione che a tre anni deve essere già stata effettuata. "La prevenzione tramite vaccinazione contro le infezioni da meningococco è fondamentale, poiché si tratta di patologie potenzialmente letali e a rapida evoluzione - spiega il direttore dell'unità operativa complessa di Pediatria dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto Valerio Cecinati -. È essenziale seguire il calendario vaccinale e vaccinare i bambini durante l'infanzia".

Cecinati ha inoltre invitato "tutti i genitori a verificare lo stato vaccinale dei propri figli e, se necessario, a rivolgersi quanto prima agli ambulatori vaccinali presenti sul territorio, per garantire loro una protezione adeguata contro questo batterio". La sepsi meningococcica rappresenta d'altronde una delle forme più gravi e a più rapida evoluzione di infezione sistemica.

Può svilupparsi nell'arco di poche ore, con una progressione talmente aggressiva da rendere spesso inefficaci anche gli interventi tempestivi e avanzati. "L'unica strategia sicura e concreta per prevenire questa malattia è rappresentata dalla vaccinazione", aggiunge Michele Conversano, direttore del dipartimento di Prevenzione della Asl di Taranto.

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