Bonino attacca il Pd: dai dem false accuse sui posti nelle liste

"Di male in peggio". Si chiude così una nota di Emma Bonino che spiega come i problemi sull'alleanza con il Pd non si stiano affatto superando

Bonino attacca il Pd: dai dem false accuse sui posti nelle liste

"Di male in peggio". Si chiude così una nota di Emma Bonino che spiega come i problemi sull'alleanza con il Pd non si stiano affatto superando. La leader radicale dice che dai dem non è arrivata alcuna risposta rispetto alle richieste sulla raccolte firme e che "inizia a trapelare copiosa sui giornali e sulle agenzie di stampa", la versione secondo la quale "staremmo facendo grane per una questione di 'postì: cosa platealmente falsa".

"Ieri -sottolinea Bonino- abbiamo spiegato come sia impossibile un apparentamento tra +Europa e Partito democratico a causa di una interpretazione giuridicamente surreale, prima che incostituzionale, della legge elettorale che nonostante le nostre reiterate e tempestive denunce né il Governo né il Pd hanno saputo o voluto rettificare. E che, impedendoci di avviare da subito la raccolta firme nei collegi plurinominali, mette a repentaglio la presenza stessa della nostra lista alle prossime elezioni".

"La risposta ufficiale del Pd è stata: 'Vi aiuteremo a raccogliere le firme'. Che è più o meno come dire: 'Se non avete il pane, vi daremo le brioche'. La risposta ufficiosa, che inizia a trapelare copiosa sui giornali e sulle agenzie di stampa, è che staremmo facendo grane per una questione di "posti": cosa platealmente falsa, visto che il problema che poniamo riguarda i "loro", non i 'nostrì candidati uninominali", attacca. "Per avviare la raccolta delle firme in alleanza con il Pd, +Europa -prosegue Bonino- dovrebbe, secondo il Viminale, avere e scrivere oggi sui moduli per Camera e Senato i nomi precisi (e non modificabili) di 348 candidati uninominali del Pd e delle altre liste della coalizione, esentate dalla raccolta firme. Nomi che per questo saranno decisi, come al solito, negli ultimissimi giorni o più probabilmente all'ultimo giorno (il 29 gennaio), quando nel giro di poche ore sarà impossibile raccogliere, autenticare e corredare dei certificati elettorali le firme di 25.000 italiani".

"Insomma, noi diciamo loro che non possiamo scrivere sui nostri moduli se e dove si candideranno Renzi, Martina, Orfini, Franceschini, Minniti, Fassino, Rosato, Zanda, Nencini, Lorenzin.. (e potrei continuare con centinaia di nomi) e loro anziché risponderci ci accusano di fare manfrina per le nostre eventuali candidature. Insomma, di male in peggio", conclude.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica