Leggi il settimanale

"Un bonus per tutte le scuole paritarie. Diritto di scelta per le famiglie povere"

L'ex ministro: "Venti milioni nel 2026, vittoria storica"

"Un bonus per tutte le scuole paritarie. Diritto di scelta per le famiglie povere"
00:00 00:00

Mariastella Gelmini è stata ministro dell'Istruzione nel governo Berlusconi tra il 2008 e il 2011 e la scuola è sempre stata al centro della sua vita politica.

Senatrice, un emendamento di Noi moderati alla legge di Bilancio, con la sua firma per prima, è stato approvato a Palazzo Madama ed eroga 20 milioni di euro per il 2026 per il Buono scuola. Perché è importante?

"Per Maurizio Lupi e tutta Nm è, da sempre, una battaglia attuare l'articolo 30 della Costituzione, che tutela la libertà di scelta educativa delle famiglie. Il sistema pubblico dell'istruzione si compone di scuole statali ma anche di quelle paritarie e questo emendamento consentirà alle famiglie più povere di scegliere dove mandare a scuola i propri figli".

Parliamo di scuole medie e del primo biennio delle superiori e al buono può accedere solo chi ha un reddito basso

"È la dimostrazione che la scuola paritaria non è una cosa per ricchi. C'è un limite Isee di 30mila euro per ottenere un contributo fino a 1.500 euro a studente. Così,poi, si fanno risparmiare soldi allo Stato, che stanzia 8-10 mila euro l'anno a studente per le scuole pubbliche mentre per le paritarie appena 750, visto che la differenza è a carico delle famiglie. Vogliamo aiutare quelle più svantaggiate ad accedervi, anche perché spesso in certe zone sono le uniche".

Questa del bonus scuola è una storica battaglia del centrodestra.

"Sì, da sempre cerchiamo di ottenere la parità, anche per una questione di principio. Finalmente, grazie al governo Meloni, ci riusciamo e per noi è una grande vittoria, che ci riempie di orgoglio".

Perché la sinistra ha sempre contrastato questo provvedimento?

"Perché ne fa una battaglia ideologica, ma dimentica che era favorevole alla parità anche Berlinguer".

In questa finanziaria c'è un disegno complessivo di tutela dell'educazione, della famiglia, dei giovani?

"Sì, è una manovra nei fatti attenta a questi temi. Abbiamo ottenuto 20 milioni per gli oratori, ad esempio. Si parla tanto di disagio giovanile, di ragazzi rinchiusi in una realtà virtuale, di luoghi di aggregazione insufficienti e per prevenire i problemi vanno rafforzati i luoghi di socialità. Gli oratori, oltre alla funzione spirituale, hanno anche quella di socialità, dove fare sport, teatro, musica".

Altri provvedimenti in linea?

"Ci sono 60 milioni per i centri estivi, molto utili a genitori che lavorano e che non possono pagare attività integrative. Sempre nell'ottica di supportare le famiglie ho presentato un emendamento con Giusy Versace e Mario Borghese per rendere detraibili le spese dei libri scolastici per le superiori, oggi possibile solo per elementari e medie. Ci sono poi 3 miliardi e mezzo dei 20 complessivi destinati, tra l'altro, a bonus mamma e primi nati.

La sinistra dice che questa manovra non ha coraggio, invece è molto innovativa, illuminata, mette al centro la persona. Credo che se non ci fosse una donna a Palazzo Chigi, una madre, sarebbe stato difficile ottenere questi risultati".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica