Politica

"Show indecoroso sul Colle, non è X Factor"

Il leader di Italia Viva molto critico sulla partita per il Quirinale: "Qualcuno l'ha scambiata con le audizioni di X Factor. Stanno ridicolizzando il momento più alto della democrazia parlamentare"

Renzi: "Show indecoroso sul Colle, non è X Factor"

Da parte di Matteo Renzi arriva una nettissima bocciatura alla politica italia per la gestione della partita per il Quirinale. Anche la quarta votazione ha restituito una fumata nera e, allo stato attuale, appare in salita l'accordo su un nome ampiamente condiviso. Per tutta la giornata si sono rincorse voci su incontri e telefonate su possibili candidati. Indiscrezioni che sono state puntualmente smentite a stretto giro, finendo per bruciare moltissimi profili. Un modo di agire che non è affatto piaciuto al leader di Italia Viva che, senza mezzi termini, ha criticato il modus operandi dei partiti.

La bordata di Renzi

Renzi se l'è presa con quello che definisce un "indecoroso show", portato avanti da chi fa circolare una girandola di nomi piuttosto che mantenere il riserbo nel tentativo di tutelare le ipotetiche candidature. Il senatore ha dunque puntato il dito contro "chi ha scambiato l'elezione del presidente della Repubblica con le audizioni di X Factor". Il che, a suo giudizio, dimostra quanto sia necessario far eleggere il capo dello Stato direttamente dai cittadini. "Stanno ridicolizzando il momento più alto della democrazia parlamentare", è la bordata di Renzi.

La carta Frattini

In serata è stata diffusa la notizia di una forte spinta verso la carta Nicola Frattini. Fonti del centrodestra fanno sapere che Matteo Salvini starebbe lavorando sulla candidatura dell'ex ministro degli Esteri. Al momento dalla Lega non arriva alcun commento in merito.

Un'opzione che potrebbe trovare il gradimento di una parte del Movimento 5 Stelle, che rischia di sfaldarsi ancora in correnti. Mentre la truppa di Giuseppe Conte non storce il naso, dall'ala di Luigi Di Maio si mettono subito le mani avanti. Laura Castelli, viceministro al Mef, ha riconosciuto che quella di Frattini è "una carica istituzionale autorevole" ma che non può essere usata per mandare in soffitta il governo: "Non possiamo spaccare la coalizione con il centrosinistra, salterebbe anche il governo".

Dal Partito democratico frenano subito: "Abbiamo già abbondantemente espresso le nostre perplessità". Fonti del Nazareno invitano a finirla con le "provocazioni" e con "improvvisazioni raffazzonate". Le stesse fonti descrivono Enrico Letta "profondamente irritato" dall'ultima mossa di Salvini. Anche Renzi nei giorni scorsi si era espresso sulla questione, denunciando il tentativo di ricostituire l'asse gialloverde tra Lega e alcuni pezzi dei 5 Stelle: "Questo è accaduto nella notte tra martedì e mercoledì, quando è emersa la candidatura di Franco Frattini, una candidatura molto seria ma che andava contro la tradizionale impostazione geopolitica dell'Italia".

Non si era fatta attendere la replica di Salvini, che aveva così spento le accuse rivolte all'indirizzo di Frattini: "Ho sentito che Frattini non va bene perché sarebbe filorusso... Follie". Comunque sul tavolo del centrodestra non figura solamente Frattini. Fonti parlamentari fanno sapere all'Agi che nel ventaglio delle ipotesi rientrerebbe anche Giampiero Massolo, ex direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.

Nel novero delle possibilità resta in piedi pure il nome di Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, su cui Fratelli d'Italia si è espresso in maniera favorevole.

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