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Boschi: "Governo Pd-M5S fino al 2023. Ma non sarò ministro"

Maria Elena Boschi prevede un governo di lunga durata tra Pd e M5S: "Durerà fino al marzo 2023. Voterò la fiducia ma fare il ministro con i 5 Stelle, no grazie. Zingaretti ha il nostro sostegno. Salvini? Ha sbagliato tutto"

Boschi: "Governo Pd-M5S fino al 2023. Ma non sarò ministro"

Dopo Matteo Renzi, anche Maria Elena Boschi dimentica gli insulti incassati in passato dai 5 Stelle e benedice il governo giallo-rosso che - forse - verrà. Lanciandosi in una previsione: "Dico che si va alla scadenza naturale. Sicuramente all'elezione del presidente della Repubblica (2022, ndr), ma secondo me fino al marzo 2023". In un colloquio con Repubblica, l'ex ministro delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento del governo Renzi spiega: "Se nascerà il governo, voterò la fiducia, anche se con fatica".

Nessuna disponibilità, però, a entrare nell'esecutivo: "Fare il ministro con i 5 Stelle? No grazie". La Boschi - a lungo protagonista di uno scontro con Matteo Salvini, culminato con la presentazione di una mozione di sfiducia contro l'ormai ex ministro dell'Interno - parla anche del dibattito interno al Pd. Promettendo fedeltà alla linea del segretario Zingaretti: "Ha il sostegno unanime di tutti. Nessuna polemica. Tutti avanti insieme". E sul taglio dei parlamentari, legge-bandiera dei 5 Stelle, aggiunge: "Ne discuteremo".

Boschi: "Salvini? Ha sbagliato tutto"

Il giudizio più aspro, ovviamente, è per Matteo Salvini. Per la Boschi, "ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare. Ha aperto una crisi di governo nella settimana di ferragosto per poi ritirare addirittura la mozione di sfiducia a Conte una settimana dopo. Voleva andare al voto e ora fa di tutto per non mollare la poltrona. Sicuramente - ironizza l'ex ministro - non ha più l'aura di invincibilità che aveva fino a qualche giorno fa e anche dentro il suo partito cominciano a dubitare della sua lucidità politica. Certo la sua spregiudicatezza politica lo porta a fare e dire tutto e il contrario di tutto senza vergogna".

Merito, ovviamente, di Matteo Renzi, che "l'ha messo in un angolo". Ma secondo lei è stato tutto il gruppo Pd al Senato a rovinargli i piani: "Certamente Salvini non ha gradito la mia proposta di presentare una mozione di sfiducia nei suoi confronti per lo scandalo dei rubli russi.

Più Salvini attacca me, Renzi e in generale il nostro gruppo, più certifica che stiamo facendo la cosa giusta: siamo stati capaci di rovinargli i piani".

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