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Brunetta media, mercoledì l'incontro col leader

Brunetta media, mercoledì l'incontro col leader

RomaSanguigno e coriaceo come sempre, ma poco disposto ad arrivare a un redde rationem pubblico con Silvio Berlusconi. E soprattutto interessato a riportare la pace in quello che considera a tutti gli effetti il «suo» gruppo parlamentare.

Renato Brunetta trascorre la domenica in «tranquillità e serenità», pronto a lavorare pancia a terra per preparare l'incontro dei deputati con Berlusconi, un appuntamento fissato per mercoledì e sul quale sarà inevitabilmente puntata l'attenzione di molti. L'obiettivo dichiarato è ricomporre l'incidente e definire una linea comune per la battaglia del Colle, senza ulteriori strappi o ferite. Con il presidente del partito non c'è stata alcuna telefonata, così come non ci sono stati contatti con Denis Verdini. Durante la giornata vanno, però, in scena diversi colloqui tra Brunetta e il «cerchio magico», conversazioni utili a per stemperare la tensione e riaprire il dialogo. Lui, raccontano alcuni deputati, continua a manifestare il massimo rispetto verso Berlusconi, senza rinunciare al massimo rispetto verso se stesso. Insomma nessuna resa, ma anche la volontà di far capire che il suo approccio ruvido è adottato nell'interesse del partito, perché lui meglio di altri conosce gli umori e i malumori presenti all'interno del gruppo azzurro ed è in grado, a suo dire, di tamponarli.

Nella riunione del gruppo si deciderà anche come procedere nella gestione del calendario d'aula. Come è noto Matteo Renzi vorrebbe spingere sull'acceleratore e chiudere la partita delle riforme alla Camera prima del voto per il successore di Giorgio Napolitano. Un punto, questo del cronoprogramma accelerato, che pare però difficile da realizzare visto che Sel ha già chiesto e ottenuto la sospensione dei lavori per il prossimo fine settimana, a causa dell'evento milanese Human Factor . Inoltre Laura Boldrini ha fatto sapere che non intende comprimere i tempi a disposizione dei gruppi. Resta da stabilire come si comporterà Forza Italia nelle prime tre votazioni, se si asterrà o se convoglierà i propri voti su un candidato di bandiera.

Operazione che, se si deciderà di mettere in pratica, dovrà mostrare all'esterno la massima compattezza, senza dispersione di voti o iniziative «dimostrative» in dissenso di singoli gruppi.

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