C'è il coronavirus ma le sardine hanno scritto un libro

Il volume si intitola "Le sardine non esistono. Racconto dei fondatori” ed è stato redatto dai quattro leader del movimento

C'è il coronavirus ma le sardine hanno scritto un libro

In questo difficile periodo c’è chi trova il tempo per scrivere un libro. È senza dubbio un buon proposito ma se non ci sono idee, l’idea resta fine a se stessa. Stiamo parlando del volume “Le sardine non esistono. Racconto dei fondatori” edito da Einaudi, redatto dai quattro leader del movimento Mattia Santori, Andrea Garreffa, Giulia Trappoloni e Roberto Morotti.

ll titolo suona un po’ strano in quanto lascia presagire una certa inconsistenza e magari gli autori avrebbero voluto celebrare la partecipazione di piazza, il desiderio di comunità, di condivisione e di una politica fatta dalle persone.

Il volume

Il libro cerca di rispondere a una serie di domande ovvero quali sono i contenuti delle sardine, cosa faranno dopo aver riempito le piazze del nostro Parse e quali saranno i passi successivi del loro progetto, ammesso che ce ne sia uno. Il lettore dovrebbe trovare le risposte all’interno di un volume che tenta di decifrare questo movimento, nato a metà novembre del 2019 a Bologna durante la campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia-Romagna.

Le sardine hanno chiesto fin dall’inizio un cambiamento radicale nel modo di fare politica, la costruzione di una società inclusiva e la riscoperta delle piazze come luoghi di aggregazione. Tutte belle parole ma in realtà non hanno mai presentato un loro programma e delle idee ben precise. I quattro fondatori sembrano confermare quanto detto in precedenza in quanto parlano di progetti senza dirne uno. Anzi rimandano i contenuti al futuro perché in questo momento non ne hanno. Insomma, se la cantano e se la suonano.

Poi il volume racconta come è nata la rivoluzione pacifica che ha interessato molte piazze italiane attraverso manifestazioni, flash-mob. Sottolinea che in pochi mesi la vita di quattro amici cresciuti insieme è cambiata di colpo. I leader hanno tentato di sconvolgere le regole della comunicazione politica e hanno voluto manifestare il loro bisogno di sentirsi liberi. Ma oltre a questo si è vista poca concretezza.

Chi sono le sardine?

Come riporta Libero, le sardine si pongono la domanda su chi siano e poi cominciano ad escludere alcune definizioni come quella di partito, di movimento e di rete.

Poi arrivano a questa conclusione: "Per quanto possiamo essere qualcuno all' interno delle piazze, dei nostri collettivi, non siamo nessuno all' interno di questo processo. Le Sardine non esistono, non sono mai esistite".

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