I padri dei politici, in questi giorni, sono al centro dell'attenzione dei media, soprattutto dopo il caso del padre di Luigi Di Maio. Ma stasera, nello studio di DiMartedì su La7, a "fare notizia" è il padre di un giornalista: Mario Calabresi. A proposito della querela rivolta contro di lui, il edirettore di Repubblica si è diretto a Di Maio dicendo: "La querela di Marra che lei citava prima gliela do, e me la rimanda corretta". "Lo sa perchè gliela do? Perchè avete fatto querela a Luigi Calabresi. Io sono Mario. Luigi era mio padre, e come lei sa da tanti anni non c'è più...".
Di fronte all'errore clamoroso della querela, che riapre latragica ferita dell'omicidio di Luigi Calabresi, Di Maio, in diffcoltà, ribatte subito dicendo "ma è un errore formale" e il giornalista chiude la parentesi verbale con il capo politico dei pentastellati con una battuta: "Luigi Calabresi era mio padre e come saprà è morto da circa 40 anni - ha detto il giornalista rivolgendosi a Di Maio - e questo è indicativo dell'approssimazione di come voi del M5S fate le cose". Risposta piccata diel vice premier M5S: "Io ho un centinaio di casi di approssimazione dei vostri articoli".
Il duello fra Di Maio e Calbresi, inbsieme a Giovanni Floris, è molto acceso. Il vice premier porta in studio le fotocopie di alcune prime pagine di Repubblica. Floris contesta il politico: "Voi ora siete al governo, non all'opposizione... Viene qui con le fotocopie dei giornali a contestarli".
Calabresi ribatte a Di Maio: "Non siete più liberi e belli per statuto perchè state all'opposizione, siete voi al governo", che poi stempera: "Tanto siamo contro le partite, o movimentiamo un pò...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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