
Sfollati dalle case, intrappolati nelle auto e poi esondazioni, incendi e aerei dirottati. È stato un sabato choc per tutto il Nord Italia che, mentre il resto dell'Italia è ancora attanagliata dall'afa e dal rishcio incendi (ma anche al Sud arriverà una tregua) ieri si è risvegliato tra nubifragi, grandinate e un calo termico di oltre dieci gradi. L'epicentro del maltempo è stato proprio tra la Lombardia e il Triveneto, dove si sono registrati i danni maggiori. E così, a poche ore dal picco del caldo registrato in Italia, con massime vicine o superiori ai 40 gradi sulle pianure del Nord, ecco il contraccolpo. La situazione più critica nella Brianza: a Lentate è esondato il Seveso e le abitazioni a ridosso del fiume sono state invase dall'acqua. Risultano circa 20 le persone evacuate dai vigili del fuoco. All'origine, attaccano però i residenti evacuati, ci sarebbe anche la scarsa manutenzione sotto al piccolo ponte realizzato per la vasca di laminazione, dove si sarebbero accumulati rami e i tronchi impedendo il deflusso più rapido dell'acqua. Sempre per il Seveso, a Milano è stata attivata "per la settima volta la vasca per salvare i quartieri dell'onda di piena del fiume causata dai forti temporali, con 70 mm di acqua a Cantù". Ad annunciarlo ieri è stato l'assessore comunale alla Cura del territorio e Protezione civile Marco Granelli.
Complessa la situazione anche nella Bergamasca, dove ieri mattina si è abbattuto un vero e proprio nubifragio. Anche a Treviglio e a Caravaggio diversi residenti in difficoltà sono stati soccorsi, mentre ripercussioni si sono registrate anche nel traffico aeroportuale: decine di voli diretti a Orio al Serio sono stati infatti dirottati su altri scali e quelli in partenza dallo scalo bergamasco sono stati ritardati. In Valcamonica, invece, si è addirittura rischiata la tragedia. A Darfo Boario Terme un fulmine ha colpito un capannone di un'azienda locale devastando lo stabilimento. La scarica ha innescato un incendio che ha mandato in fumo un'intera ala dell'edificio. Solo per un caso in quel momento nessuno si trovava nell'edificio e non sono stati colpiti cisterne o serbatoi dei mezzi presenti. E poi ci sono i danni considerati minori: allagamenti delle strade, cadute di alberi. Sono quasi 200 gli interventi dei vigili del fuoco in tutta la Lombarda, dal Bresciano a Monza e Brianza. Le province maggiormente colpite, oltre alle già citate, risultano essere quelle di Milano e Cremona.
E per i prossimi giorni l'attenzione è tutta rivolta al Triveneto, dove è stata diramata allerta gialla per rischio idrogeologico per possibili temporali, anche di forte intensità a carattere di rovescio tra stasera e le prime ore di domani.
Ma neppure nel Nord Ovest si sta tranquilli: Regione Piemonte ha infatti formalizzato la richiesta dello stato di emergenza per Bardonecchia, ma anche per i comuni di Oulx e Novalesa (Torino) e Argentera (Cuneo), interessati da smottamenti e frane e da importanti piene dei corsi d'acqua negli scorsi giorni.