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Campania, Pd nel caos: al via le primarie al veleno

Tra rischio brogli, accuse e controaccuse, domani si vota nei seggi dem. Cozzolino favorito

Campania, Pd nel caos: al via le primarie al veleno

Si sfalda, all'ombra del Vesuvio, il Pd campano. I giochi di potere tra l'establishment del partito e le minoranze interne sfociano in quelle che domani saranno primarie farsa. Dopo quattro rinvii, il Partito Democratico ce l'ha fatta: domenica 1 marzo i seggi dem saranno aperti per le consultazioni.

Tra rischio brogli, accuse, contraccuse, siluramenti vari, sono in tre in lizza per candidarsi alla guida della Campania. Fuori dai giochi il renziano ed ex vendoliano Gennaro Migliore, passato da Sinistra Ecologia e Libertà al Pd nel nome della rottamazione per trovarsi ostacolato dello stesso Renzi. Rimane ai box anche Nello di Nardo (Italia dei Valori) e il lettiano Guglielmo Vaccaro, entrambi autosospesisi, andando così a fare compagni agli altri "trombati" da veti e controveti: Raffaele Cantone, Andrea Orlando, Luigi Nicolais e Pina Picierno.

Ieri, l'ufficialità: nella sede napoletana del Partito Democratico sono state confermate le primarie, che vedranno Vincenzo De Luca, Andrea Cozzolino e Marco di Lello darsi battaglia in mancanza di una candidatura unitaria. Quest'ultimo, deputato socialista, è outsider senza possibilità.

Il favorito è Cozzolino, eurodeputato dem ed ex assessore della giunta Bassolino, che vinse nel 2011 le primarie di Napoli, poi annullate per presunte irregolarità. Meno chance, ma tutt'altro che battuto in partenza, per l'ex sindaco sceriffo di Salerno, deposto a forza dalla carica di primo cittadino dalla Corte d'Appello

È tensione alta in casa Pd: lo spauracchio numero uno sono i brogli nei 620 seggi aperti dalle 8.00 alle 21.00 in alberghi, palestre, circoli e (addirittura) una parrocchia. Alla vigilia è Debora Serracchiani, conscia dell'importanza dell'appuntamento, a lanciare un monito al suo partito. "Le primarie domani in Campania saranno un banco di prova per il Pd. Le primarie sono uno strumento importante, bisogna rivedere le regole e controllare.

C'è chi fa le primarie e chi individua il capo di un partito chiudendosi in una stanza, meglio le primarie, il futuro della politica è lì" ha dichiarato il vice segretario nazionale dem.

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