Il cane come i bambini: sarà tolto a chi lo maltratta

Giro di vite dei giudici contro i cattivi padroni. Nell'Udinese sequestrato al proprietario un rottweiler ridotto a pelle e ossa

Il cane come i bambini: sarà tolto a chi lo maltratta

Finalmente comincia a venire applicata anche in Italia una regola che impera in molti altri Paesi civili da lustri se non da decenni, come in Inghilterra. La RSPA (la Protezione Animali in pratica) inglese infatti racconta, ogni giorno sul suo sito, dei maltrattamenti, delle uccisioni e dei conseguenti sviluppi legali di fatti che riguardano il mondo animale. Inevitabilmente, dando conto delle risultanze dei vari atti giudiziari e delle sentenze che ne conseguono, è normale che l'animale oggetto del maltrattamento sia confiscato al proprietario e affidato a un'associazione che abbia come finalità la protezione di queste creature.

A margine della sentenza poi, di solito si legge il tempo per il quale il criminale non potrà più detenere animali. Talvolta sono pochi mesi, per i reati minori, talvolta la proibizione è «a vita», quando il crimine commesso sull'animale sia stato particolarmente feroce e privo di qualsivoglia giustificazione o attenuante. In questi casi dunque avviene la confisca dell'animale di proprietà, aggravata dalla proibizione di acquistare, adottare o essere affidatario, a qualunque titolo, di qualsivoglia altra forma di vita selvatica o domestica. In Italia la confisca degli animali e soprattutto la proibizione di detenerne in futuro non è per nulla consueta. Ricordo il caso dei due uomini di Udine che, pochi anni, fa decapitavano cani e capre quando il sangue delle vittime per «battezzare» gli adepti della loro setta. La sentenza fu di due mesi di reclusione (e venne salutata dagli animalisti come «storica»), ma non ho letto che i due siano stati inibiti dal detenere animali in futuro. Sempre in provincia di Udine giunge ora la triste storia di un cane maltrattato semplicemente facendogli mancare acqua e cibo. Denutrito, ammalato e emaciato, il povero cane si aggirava come un fantasma nel cortile di un'abitazione sita in Malignano, comune di Cervignano, bassa provincia del capoluogo friulano. Si trattava di un cane di razza Rottweiler, anche se lo stato di dimagrimento e consunzione non l'avrebbero mai fatto supporre, che il proprietario si degnava di alimentare quando si ricordava. E aveva di sicuro la memoria molto labile, viste le condizioni dell'animale, più simile a un Levriere che non a un massiccio Rottweiler. Fatto sta che i residenti e i vicini di casa, dopo aver pazientato un po' di tempo, per vedere se si trattava di un fatto occasionale, valutate le miserrime condizioni di vita del quattro zampe, hanno allertato i carabinieri. Lo scorso 15 aprile, nel pomeriggio, i carabinieri di Cervignano, comandati dal maresciallo Alessandro Maggio, sono intervenuti sul posto, sequestrando subito il cane che è stato affidato alla dottoressa Daria Boscolo dell'Asl 5, bassa friulana.

Ora, dopo tre mesi, il Tribunale di Udine ha emesso il decreto penale di condanna nei confronti del proprietario e ha ordinato la confisca definitiva del cane.

Doveroso un plauso ai carabinieri che hanno mostrato la sensibilità che tutti ci aspettiamo dalle forze dell'ordine anche per quanto riguarda i «delitti» contro gli animali.

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