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Caos a Palermo: non si può votare per i referendum. "Democrazia a rischio"

Votazioni nel caos: a diverse ore dall'apertura dei seggi, alcuni sono ancora chiusi per l'assenza dei presidenti. Ira della Lega: l'appello al Colle

Caos a Palermo: non si può ancora votare per i referendum. "Democrazia a rischio"

Disastro Viminale sull'organizzazione dei seggi per il voto delle elezioni amministrative e del referendum sulla giustizia. I disordini più gravi si stano verificando a Palermo, dove a diverse ore dall'apertura alcuni seggi non permettono il voto ai cittadini. Decine di tra scrutatori e presidenti hanno dato forfait ieri, costringendo la prefettura a cercare di trovare una soluzione. Un disastro annunciato che rischia di generare caos, soprattutto per il referendum sulla giustizia. "A Palermo, dove sono in programma anche le amministrative, in alcuni seggi non è ancora possibile votare per i referendum per la mancanza di presidenti", denuncia la Lega.

Amarezza anche da parte di Matteo Salvini, che ad Affaritaliani si sfoga: "Pazzesco, a due ore dall'inizio del voto decine di seggi ancora chiusi, e in altri si può votare solo per il Comune, ma non per i Referendum. Il ministro Lamorgese, il presidente Draghi e il presidente Mattarella ritengono che tutto ciò sia normale?". Intanto, fonti del Comune fanno sapere che i presidenti di seggio "disertori" sono stati denunciati all'autorità giudiziaria perché potevano non presentarsi al seggio solo per "gravi motivi". Poco prima di votare a Milano, Matteo Salvini ha aggiunto: "Chiamerò il presidente della Repubblica. Ci sono decine di seggi, circa 40, che ancora non sono aperti tre ore dopo l'apertura del voto. Neanche nel quarto mondo è mai capitata una cosa del genere. Neanche alle elezioni condominiali c'è questo pressappochismo, questo è un furto di democrazia". Davanti a tutto questo, ha sottolineato Salvini, "i casi sono due: o allunghi l'orario del voto stasera o lo fai domani. Non pensavo che nel 2022 saremmo arrivati a questo. Sta succedendo nella più grande città al voto d'Italia non in un Comune di 500 abitanti: stanno rubando il voto a migliaia di persone"

Il Carroccio, tra i più convinti promotori del referendum sulla giustizia, si è appellato al Viminale e al Quirinale per chiedere correttezza nello svolgimento del voto. A differenza delle amministrative, infatti, per il referendum è possibile votare solamente oggi fino alle 22 e il fatto che si stia ritardando l'apertura dei seggi rischia di essere deleterio per un'equa procedura. "Questa mattina avrei voluto esercitare il mio diritto al voto ma non è stato possibile perché arrivata al seggio, presso la scuola di via Bologni nel quartier Boccadifalco, ci hanno detto che la sezione 375 era chiusa perché mancava il presidente. Sono nel pallone perché non sanno come risolvere questa situazione. È passata più di un'ora e ancora il seggio è chiuso. A questo punto, io vado a lavorare. Mi è stato negato il diritto al voto e ritengo che sia gravissimo", denuncia Paola Maranzano.

Grande la rabbia tra gli esponenti della Lega: "Situazione grave e inaccettabile, democrazia a rischio, è necessario allungare l'orario del voto". L'appello rivolto al Colle e al Viminale per il momento non ha sortito effetto. Nei seggi regna il caos. "Sono arrivati già diversi elettori che hanno chiesto di votare ma abbiamo spiegato loro che ci sono alcuni problemi e ci hanno risposto che ritorneranno più tardi, ma non è detto considerata la bella giornata e la partita del Palermo", ha ammesso Marcella Garbini, 49 anni, scrutatrice nella sezione 196, che si trova nell'istituto comprensivo Cruillas in via Salerno, un quartiere della prima periferia di Palermo. Sono 50 i presidenti mancanti, una situazione che genera un disordine enorme nelle operazioni di voto, perché le operazioni di insediamento del seggio sono complesse perché ci sono le schede dei cinque referendum più le due schede delle amministrative. Pertanto, le operazioni preliminari prevedono la conta, il controllo, la vidimazione e la firma di migliaia di schede elettorali. Operazione che in molti seggi, insediati regolarmente ieri, è durata anche 4-5 ore.

La situazione è stata ristabilita per l'ora di pranzo, quando si sono insediati anche gli ultimi presidenti.

"A Palermo sono stati nominati e si stanno insediando gli ultimi 13 presidenti di sezione che erano mancati a causa di improvvise rinunce", fa sapere il Viminale.

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