Caos vaccini, alcune malattie rialzano la testa

Il piano nazionale ritarda: morbillo, varicella e meningite tornano a diffondersi

Nella foto d'archivio, vaccinazione contro il virus dell'influenza
Nella foto d'archivio, vaccinazione contro il virus dell'influenza

C'è attesa, fra i pediatri, per il Piano vaccinale nazionale che «è già in ritardo di almeno un anno, perché l'ultimo copriva gli anni 2012-2014, e oggi siamo già al 2016», come dice Susanna Esposito, direttore della Pediatria ad alta intensità di cura dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, in apertura del congresso Mondiale sulle Malattie Infettivè (Waidid). «Negli Stati Uniti il piano vaccinazioni viene aggiornato ogni anno, con le modifiche necessarie rispetto ai dati acquisiti. Da noi il Piano atteso coprirà gli anni dal 2014 al 2018», ha aggiunto Esposito, presidente del congresso. Per essere attuato correttamente il nuovo Piano «necessita della formazione degli operatori e dell'informazione alle famiglie». «Un'informazione corretta su vaccini e vaccinazioni, sui dati consolidati in tutto il mondo circa la loro efficacia e la loro sicurezza oggi è molto importante - aggiunge la pediatra - per il deficit di fiducia che per disinformazione si è generato. Col risultato che la copertura vaccinale è scesa a volte sotto i livelli di guardia e malattie come il morbillo hanno rialzato la testa, facendo anche vittime».Per Esposito è importante inoltre che la vaccinazione per morbillo e varicella non scenda sotto il 95 per cento (in alcune zone nel 2015 è scesa sotto il 90), che quella per difterite e tetano sia sempre sopra il 92 per cento (oggi siamo al limite) e che quella per la meningite non scenda sotto il 90 per cento.

In Toscana, ha rilevato, evidentemente non è stata raggiunta questa soglia e si sono verificati molti casi di meningite, «per cui ora si stanno vaccinando anche i giovani adulti». Una cosa simile si è verificata anche negli Stati Uniti per il morbillo, con un'epidemia a Disneyland, dove molti bambini non vaccinati si sono scambiati il virus.

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