Spero solo che le lettere che ho letto sin ora siano un'invenzione giornalistica, giusto per tenerci impegnati in queste giornate estive. In caso contrario, non saprei a chi dare la palma del perdente: alla moglie che mette in piazza i difetti (anche più intimi del marito) e che nasconde o minimizza le proprie di colpe (la guerra, come l'amore, si fa sempre in due!); al marito che ironizza sulla moglie e non si accorge o fa finta di non sapere che l'amore è tutt'altra cosa da quello che lui ha dato a quella donna; alla moglie/mamma che scarica sul figlio le sue frustrazioni per un'educazione sbagliata, ingigantendo o drammatizzando tra l'altro le presunte colpe/debolezze del figlio; e, infine, al figlio stesso vittima (forse una volta innocente, ma ora sicuramente non più) di una situazione famigliare a sir poco disastrosa cui, a quanto sembra, non tenta nemmeno di porre rimedio. Ma se proprio dovessi scegliere, la figura meno gradevole delle tre mi sembra proprio il figlio: benché ritenga abbia un'età appropriata (scopa, perbacco!) non si sforza di comprendere la madre né di aiutarla in questi momenti apparentemente difficili. Dico apparentemente perchè sono sempre convinto che ci abbiate propinato storie finte e studiate o almeno così spero per questi tre poveri personaggi.
Cordialità.
Carissima Dottoressa Annamaria,ho aspettato un po' ad intervenire nel dibattito aperto ed interessante su questa nostra vita di coppia ed ora le esprimo il mio parere dettato dalla mia esperienza.
Ho sessantuno anni e sono al terzo matrimonio, non ho figli quindi le problematiche sono diverse rispetto a tante altre coppie ma il rapporto tra una donna ed un uomo ritengo sia tale. Quello che emerge è una sorta di sudditanza a volte irritante verso questi «fenomeni» da parte della donna a mio avviso troppo comprensiva ed insicura. Soltanto io ho trovato due mogli che davanti ai primi tentennamenti dei quarant'anni nel primo caso e nella differenza d'età, e non solo, nel secondo... non hanno trovato la stessa dedizione a tenersi il proprio uomo?Ho le mie responsabilità ma per favore...! Bisogna avere il coraggio di soffrire e provare a vivere con chi ci vuol stare accanto.Quando guardo indietro? Vita vissuta!
Marco Cecconi
Conoscevo l'Avv. A.M.Bernardini De Pace per la sua fama , per le sue apparizioni in tele e per qualche articolo sempre sul Giornale . Ma quest'estate ho avuto modo di apprezzare le sue grandi capacità di scrittrice, di profonda conoscitrice dell'animo umano, ed anche la sua vena ironica. Le sue lettere-racconti non solo si leggono, ma si bevono con gusto e alla fine ti lasciano in bocca un buon sapore. Complimenti vivissimi all'Avv. e complimenti anche a chi insiste nel pubblicarLa.
Dr. G.Baio
medico Primario in Piacenza
Vorrei complimentarmi con la Dott.ssa Annmaria Bernardini de Pace per le sue lettere d'estate. Le trovo davvero splendide, argute, intelligenti, precise nelle descrizioni di noi uomini (soprattutto per ciò che riguarda i comportamenti, seduttori a parole, ma non certo di fatto!), semplici e rilassanti, come dev'essere ad agosto. Un refrigerio davvero piacevole. Grazie Annamaria ed un saluto sincero.
Patrizio Pesce (Livorno)
Direttore carissimo: sta diventando stucchevole e peciosa questa serqua di prosa paraerotica/sentimentaloide che, su iniziativa della pur brava Bernardini De Pace, serve soltanto da vetrina per esercizî di stile e di vanitas conditi di tanta psicoanalisi e di fantasìa letteraria che niente aggiunge a quanto, in tema, già si sa. Sarebbe opportuno e conveniente che lo spazio, concesso a questa parata di cuori/amori/tradimenti/dimensioni. . ./orgasmi/sveltine e compagnìa recitando, parata in cui sfilano illustri, nobili e meno noti personaggi, venga destinato a migliori e più serî argomenti, lasciando alle testate di cronaca gossipara, rosa e dolciastra l'uzzolo di agitarli a pro di signore e signorine abbronzate sotto l'ombrellone...d'estate.
Cordialmente
Prof. Luciano Pranzetti
Buonasera spettabile quotidiano già familiare. È proprio vero. Solo l'esperienza consente di rappresentare uomini e donne senza veli. Che vivono le stesse situazioni. Anche se in genere fanno scelte opposte. Un uomo sceglie convintamente una donna fin quando crede sia esclusiva. Una donna sceglie consapevolmente di essere posseduta per sempre con adorazione. Se costretta sa essere cattiva con chi l'ama, mentre l'uomo abbandona chi lo scarta per l'adorante coniuge. Che dire. Beato il marito che adora la moglie cattiva con chi l'ama. Raccoglie tutti i frutti dell'amor. Della moglie... Cordiali saluti con i sempre miei presenti. Etc. Etc.
L. A. D. L.
Dieci a uno per Massimiliano Parente contro la letterina dell'avvocatessa, pur nella sua straziante attualità. In essa infatti c'è tutto il disagio di una generazione problematica per la quale dobbiamo solo sperare che la vita, col tempo, operi il necessario «ravvedimento» non necessariamente conforme ai nostri parametri di genitori.
Fausto Gadani
Approvo senza condizioni l'iniziativa di trattare per una volta argomenti solo apparentemente leggeri ma in realtà interessanti per tutti con un vero tocco di classe.
Cesare Giglio
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