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Via libera al Def: altri 5 miliardi contro il caro bollette

Approvato il Def: all'ordine del giorno, la crescita prevista per il 2022, più bassa rispetto alle attese a causa del conflitto in Ucraina. Ecco cosa è stato detto e la reazione dei partiti

Via libera al Def: altri 5 miliardi contro il caro bollette

Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il Documento di economia e finanze (Def). Per il 2022 è prevista una crescita al 2,9% mentre sarà più bassa nel 2023 e nel 2024. "Il dato del 2022 si giova di un effetto trascinamento dei buoni dati del 2021", ha affermato il ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli, al termine del Cdm. "C'è una consapevolezza" degli interventi da fare per supportare imprese e famiglie "di tutto il governo e del presidente (Mario Draghi, ndr) che ha detto chiaramente 'faremo le cose che sarà necessario farè". La preoccupazione, però, è tutta rivolta alla guerra in corso in Ucraina. Lo stesso premier Draghi, nell'incontro con la stampa, ha messo in luce questo aspetto.

"Timori per il futuro"

La guerra ha "causato un peggioramento delle prospettive di crescita: su questo ha pesato l'aumento dei prezzi energia e la fiducia dei consumatori e degli investitori che è diminuita e che era molto positiva all'inizio dell'anno", ha affermato Draghi. Non solo l'inflazione, quindi, ma la situazione bellica sta cambiando le carte in tavola rispetto alla ripresa paventata per l'anno in corso. "Èuna guerra vicina a noi. Consumatori e imprese vedono un futuro meno positivo", ha sottolineato il premier. Il governo, comunque, si dichiara pronto a intervenire nel caso in cui l'inflazione aumentasse, come è successo nel recente passato con lo stanziamento di 15,5 miliardi. "Nelle prossime settimane comprenderemo meglio le dimensioni dell'intervento necessario e come finanziarlo". Draghi ha sottolineato come sia "importante la cornice europea", e ha spiegato che sono "tutti al lavoro per rispondere a uno choc comune".

"5 miliardi non bastano"

Ma cosa prevede il Def appena approvato? Lo 0,5% del pil per interventi a favore di imprese e famiglie: si tratta complessivamente di 9,5 miliardi, di cui 4,5 miliardi già utilizzati con il decreto legge sul caro energia. Restano 5 miliardi per il 2022 che "non possono bastare a famiglie e imprese", ha affermato chiaramente Patuanelli, al termine del Cdm che ha approvato il Def. Il ministro chiede "uno scostamento di bilancio" e "una risposta comune della Ue" ai problemi esistenti. "Sta tornando un'Europa che non ci piace", sottolinea.

"Ipotesi sospensione gas russo"

Il Consiglio dei Ministri che ha approvato il Def ha esaminato l'ipotesi di "una sospensione del gas russo" che avrebbe un notevole "impatto sulla nostra economia". Maggiormente positivo il respondo del ministro dell'Economia, Daniele Franco, il quale spiega come l'andamento dei conti l'anno scorso è stato migliore delle attese e "anche nei primi mesi di quest'anno abbiamo un andamento dei conti è piuttosto buono". Prima del conflitto in Ucraina, l'attività manifatturiera stava procedendo bene, quello delle costruzioni "molto bene", il settore dei servizi migliorava gradualmente per effetto della graduale riapertura delle attività e il superamento della pandemia che hanno determinato "un aumento dei prezzi dell'energia". Inoltre, "un altro fattore di rallentamento" riguarda il commercio internazionale con la Russia "che rappresenta l'1,5% delle nostre esportazioni" che pur non essendo "una percentuale elevatissima, però il venir meno in parte di quest'esportazione ci rallenta".

"Incertezza della guerra"

Il Def varato dal Consiglio dei ministri "fotografa un quadro per un anno sconvolto dall'incertezza di questa assurda guerra. I dati descritti dal ministro Franco sono dati che mostrano un peggioramento delle previsioni di crescita come era logico aspettarsi", ha aggiunto Patuanelli. Il governo interverrà anche con altri strumenti oltre al margine approvato con il Def: si ipotizza uno scostamento di bilancio che va rivalutato seriamente in un quadro che vede soprattutto "le famiglie in difficoltà ad arrivare a fine mese", come si legge su Adnkronos.

La preoccupazione di Forza Italia

Quali sono state le reazioni politiche dopo le dichiarazioni dei protagonisti? Forza Italia ha espresso preoccupazione per l'aumento delle tasse nei confronti dei cittadini italiani e delle aziende, già provati da Covid, caro energia e guerra. Come spiegano fonti del partito, rispetto al Disegno di Legge di Delega Fiscale, Forza Italia ha chiesto precise garanzie al governo affinché nel testo non si nascondino aumenti o nuove tasse. Fi è impegnata con determinazione per l'ampliamento della Flat tax per i lavoratori autonomi, per il superamento dell'Irap per le aziende e una sostanziale semplificazione e alleggerimento del Fisco. Il partito chiede che vengano apportati miglioramenti ai testi presentati e che non venga impedito il confronto, chiedendo il voto di fiducia.

Conte protesta

"Le scelte del Def sono condivisibili, ma le risorse sul fronte degli interventi per famiglie, lavoratori e imprese non sono sufficienti: è evidente che i 5 miliardi messi in campo non possono rappresentare una risposta adeguata alle enormi sfide che abbiamo di fronte". Lo ha affermato il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, il quale crede che una misura come lo scostamento di bilancio sia in prospettiva "inevitabile per difendere la nostra economia e tutelare il potere di acquisto dei cittadini".

Le dimensioni delle risorse individuate nel Def, 5 miliardi, per soccorrere famiglie e imprese "è inadeguata. Va decisamente innalzata". Ma è necessario prelevare una più ampia quota di extra profitti delle imprese energetiche, prima di decidere lo scostamento di bilancio, per finanziare il decreto preannunciato dal governo.

È quanto ha affermato il deputato di LeU, Stefano Fassina.

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