Elezioni Politiche 2018

Il centrodestra in campo per bandire l'utero in affitto

Dagli azzurri a Fdi, la battaglia contro la maternità surrogata: «Un business che rende le donne schiave»

Il centrodestra in campo per bandire l'utero in affitto

La pratica dell'utero in affitto è un'aberrazione che mercifica la vita umana e dunque va bandita a livello globale. Il centrodestra scende in campo unito contro la maternità surrogata. Nella gestazione per conto terzi una donna mette il proprio utero a disposizione di un'altra donna che, per motivi di salute o per libera scelta, non può o non vuole a portare avanti la gravidanza.

I rappresentanti di Forza Italia, Annagrazia Calabria, Mara Carfagna, Gregorio Fontana, Maurizio Gasparri, Mariastella Gelmini, Antonio Palmieri, Paolo Russo, Olimpia Tarzia, hanno sottoscritto insieme un appello per sensibilizzare politici e opinione pubblica sul tema della maternità surrogata. «Come centrodestra intendiamo intervenire - spiegano gli azzurri in una nota - Esprimiamo una chiara e condivisa contrarietà su temi quali stepchild adoption e utero in affitto».

Il punto per il quale si batte il centrodestra è proprio questo. In Italia la maternità surrogata è assolutamente vietata ma in molti altri paesi, anche europei, è ammessa seppure con modalità diverse. Ad esempio in Inghilterra è lecita ma solo come donazione mentre nei Paesi Bassi non è esplicitamente regolamentata ma neppure proibita. In Russia è praticata soltanto a pagamento e infine in Usa sono lecite entrambe le opzioni, pro bono e a pagamento. Dunque anche se in Italia vige il divieto di fatto le coppie, sia etero sia dello stesso sesso, possono recarsi all'estero commissionare un figlio, pagarlo e poi farlo riconoscere come proprio in Italia, aggirando la legge che qui non ammette le adozioni per le coppie gay. «Riteniamo indispensabile portare avanti questa battaglia di civiltà a difesa dei diritti delle donne e dei bambini, contro una pratica che mercifica il corpo femminile e trasforma i bambini in oggetto di scambio - insistono i candidati del centrodestra - È nostro dovere contestare un atto lesivo della dignità della donna e svolgere opera di sensibilizzazione per mettere a conoscenza l'opinione pubblica dei rischi connessi al ricorso alla maternità per conto di altri, a danno delle donne più povere. Si tratta di un business, una nuova schiavitù che scuote le nostre coscienze e ci richiama ad un impegno culturale e politico non derogabile».

Nel 2016 Fi aveva presentato una mozione per chiedere che l'Italia si battesse in Europa e all'Onu per la messa al bando universale dell'utero in affitto ma il governo targato Pd bocciò la mozione. Su questo fronte il centrodestra invece è coeso. Giorgia Meloni leader di Fratelli d'Italia ricorda che il suo partito ha già depositato una proposta di legge in questo senso. «L'utero in affitto è una barbarie che deve diventare reato universale, punibile in Italia secondo le pene previste dalla legge 40 anche se commesso all'estero - attacca la Meloni- lo abbiamo scritto in una proposta di legge già depositata in Parlamento e nel nostro programma elettorale». Dunque la Meloni accoglie «l'appello lanciato da alcuni alleati e invita tutti i candidati del centrodestra a sottoscrivere la nostra proposta».

Il tema della maternità surrogata imbarazza la sinistra. Se da un lato si spinge per aprire all'adozione da parte delle coppie gay dall'altro anche a sinistra il tema dell'utero in affitto ha provocato profonde fratture. Pure rappresentanti dei movimenti gay e Lgbt e femministe storiche si sono impegnati per bloccare con un bando universale la maternità surrogata.

Una pratica che «offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane» come hanno scritto i giudici della nostra Corte costituzionale nella sentenza 272 del 2017.

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