Il centrodestra prepara lo sfratto al governo delle "quattro sinistre"

Berlusconi studia la campagna elettorale: a gennaio sarà in Emilia-Romagna e Calabria

Il centrodestra prepara lo sfratto al governo delle "quattro sinistre"

Silvio Berlusconi trascorre qualche giorno di riposo ad Arcore e inizia a pianificare la campagna per le Regionali. Per le elezioni in Emilia Romagna, ma soprattutto in Calabria il Cavaliere ha dovuto rimboccarsi le maniche e recuperare la sua capacità diplomatica di risoluzione delle controversie, esercitando il suo carisma anche con i dirigenti del suo partito per evitare dolorose spaccature. Ora bisogna lavorare sul consenso, sulla tenuta di Forza Italia e sulla riconoscibilità della proposta azzurra. Per questo il Cavaliere è intenzionato a contribuire al programma del centrodestra per l'Emilia Romagna.

La sua presenza in campagna elettorale non mancherà, forse già a inizio gennaio sarà a Reggio Emilia. In Calabria come in Umbria sarà presente per il rush finale. Jole Santelli, intanto, dalla Calabria fa capire che punterà sulle proposte concrete, senza entrare in un derby lungo un mese, visto che le urne si apriranno il 26 gennaio.

«La campagna elettorale è nata ufficialmente su due capisaldi fondamentali. Innanzitutto ho ritenuto indispensabile chiamare Pippo Callipo. È persona che ho sempre stimato e rispettato, il fatto che sia oggi il mio avversario politico non lo può trasformare in una persona diversa», dice la Santelli, deputata azzurra e candidata governatore in Calabria. «Concorrere a una contesa politica da condurre con civiltà e amore per la Calabria è una lezione che tanto io che il cavaliere Callipo abbiamo l'obbligo di dare. L'altro caposaldo è la presenza di liste forti, dove ci sono donne e uomini in grado di fare la differenza per la loro qualità».

Sulle Regionali chi si espone in una previsione è Maurizio Gasparri. «In Calabria è facile prevedere una larghissima vittoria del centrodestra e di Jole Santelli. Scrivano questi numeri i signori della sinistra: il centrodestra vincerà con circa 20 punti di vantaggio. E si segni Di Maio quello che dico: i grillini registreranno una debacle senza precedenti e dimostreranno la loro inutilità in una regione del sud dove hanno preso tanti voti grazie alle bugie che hanno detto. Quel popolo che hanno tradito li affonderà definitivamente con una percentuale ridicola» dice Gasparri. «In Emilia-Romagna ce la giocheremo. Siamo in grado di vincere, lo dimostra il fatto che Bonaccini nasconda il simbolo del Pd del quale giustamente si vergogna, e parli di lotta al "nazifascismo" come fossimo nel '45. Senza dimenticare che dopo le violenze degli occupanti, quelle dei compagni che seminarono morte in Emilia-Romagna furono altrettanto gravi. Si parli del presente, non della storia su cui le condanne le abbiamo emesse tutti, senza ambiguità», conclude Maurizio Gasparri. Una convinzione espressa anche da Marco Marin. «Il centrodestra è unito dai programmi e dalle cose concrete da fare per i cittadini. Vincerà anche le prossime elezioni regionali esattamente come è avvenuto negli ultimi due anni. Sarà un avviso di sfratto che arriverà forte e chiaro a Palazzo Chigi perché il governo delle quattro sinistre non gode della fiducia degli italiani, ma è unito solo dalla voglia di rimanere attaccato alle poltrone».

In Campania, dove si voterà in primavera, intanto i primi sondaggi premiano Stefano Caldoro - che sta raccogliendo l'appoggio dei dirigenti più radicati sul territorio - e Forza Italia. Con gli azzurri che hanno la concreta possibilità di affermarsi come primo partito del centrodestra.

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