Centrodestra in testa. E Berlusconi lavora al premio di coalizione

Fi, Lega e Fdi crescono nei sondaggi. Si tratta sulla nuova legge elettorale. Il nodo Sicilia

Centrodestra in testa. E Berlusconi lavora al premio di coalizione

Silvio Berlusconi continua il suo soggiorno nel suo buen retiro del Palace Espace Henry Chenot di Merano, lontano dall'attualità politica, con la sola presenza al suo fianco di Licia Ronzulli. Le indicazioni strategiche che arrivano dal Trentino in vista delle future alleanze si attestano, però, su una linea che appare ormai consolidata: privilegiare un'alleanza di centrodestra cercando di rafforzare quella componente liberale di cui anche Forza Italia è parte, in modo da presentarsi agli elettori con un baricentro moderato in grado di contrastare l'ala più radicale rappresentata da Lega e Fratelli d'Italia.

Questa linea appare sempre più corroborata dai sondaggi.

Secondo una rilevazione diffusa ieri di Nicola Piepoli per Sky Tg24 guadagnano consensi sia la Lega che Forza Italia, con la prima al 13,9 e la seconda al 13,3. Fratelli d'Italia, invece, si assesta al 4,5. In calo, invece, sia il Pd che il Movimento 5 Stelle, rispettivamente al 28,4 e al 28. Insomma il centrodestra unito, settimana dopo settimana, non solo non accusa battute d'arresto ma piuttosto consolida il suo primato.

L'escalation dell'emergenza migratoria e del conflitto con l'Ue sta premiando la parte politica che da sempre denuncia il problema, nonostante i tentativi di grillini e renziani di correggere la rotta. «Ogni volta che Renzi pronuncia la parola ius soli il centrodestra guadagna consensi», sintetizza Deborah Bergamini.

Il nodo resta sempre l'accordo politico, strettamente legato alla legge elettorale che verrà definita alla ripresa dei lavori parlamentari, sempre che i partiti dimostrino concretamente di voler aggiornare e uniformare le leggi di Camera e Senato. Forza Italia per allargare la platea di forze politiche disponibili a votare il Tedeschellum, ovvero il proporzionale alla tedesca già bocciato alla Camera, vorrebbe proporre un premio di coalizione al 40% e una soglia di sbarramento al 3% per i partiti coalizzati (e forse una clausola di salvaguardia per il miglior perdente). Il centrodestra punta sulla difficoltà - sondaggi alla mano - che oggi Matteo Renzi avrebbe anche solo nell'avvicinarsi a quota 30% e sul fatto che molti parlamentari dem vedrebbero nel proporzionale una possibile ancora di salvezza per rientrare in Parlamento. La segreteria Pd, però, appare ancora lontana dalla concessione di un via libera a un premio di coalizione.

Se la partita della legge elettorale appare tutta da giocare, ancora lontana appare anche la scelta del candidato del centrodestra in Sicilia. I sondaggi mostrano una corsa a due tra Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 Stelle e Nello Musumeci, per ora appoggiato ufficialmente da Fratelli d'Italia e da Stefano Parisi. Forza Italia è pronta a puntare su di lui, ma Gaetano Miccichè intende portare avanti ogni sforzo per presentare una coalizione unita anche con i centristi di Angelino Alfano al suo interno. Un tentativo sposato in pieno anche dallo stesso Musumeci.

«Alfano? Non bisogna avere paura di allargare il patto civico siciliano alle forze centriste come in Liguria e in Lombardia», spiegava ieri a ilfogliettone.it. «Detto questo, un minimo di coerenza suggerirebbe l'opportunità che gli alfaniani e i centristi lascino il governo Crocetta. Sono sicuro che Alfano lo farà nei prossimi giorni».

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