Sul canale Youtube lo seguono in duecentomila, su Instagram ha più di 150mila followers. Federico Barengo, 24 anni, romano da un anno a Milano per lavorare nella holding di moda Tomorrow Consulting, è l'idolo dei ragazzi. Gli amanti dello streetwear lo contattano, gli aspiranti hypebeast lo seguono, lo imitano, perché vestirsi come Federico per molti di loro è un sogno. È lui che detta la moda, da Milano a Palermo. Ma ha sempre tempo per stringere una mano e fare una foto. Molti non sanno che questa passione lui ce l'ha sempre avuta nel sangue, già da ragazzino.
Federico Barengo come nasce questo amore per i particolari?
«Quando ero più piccolo compravo brand da skate come DC Shoes, Bastard o Nike SB. Vedevo le tshirt e le scarpe, sceglievo con cura, anche se erano a buon mercato. Poi, crescendo, ho iniziato a guardare sempre più al dettaglio, al particolare, perché sono convinto che l'abbigliamento sia un'espressione di se stessi».
Ma tu possiedi un tesoro di abiti e sneakers esclusive...
«Si, sono un appassionato e tutto quello che compro lo acquisto con i soldi guadagnati lavorando».
Oggi però sei il più seguito influencer in questo campo. Come è accaduto?
«A 20 anni avevo un fashion blog in inglese dove facevo recensioni di prodotti e pubblicavo foto dei miei outfit. Lo scorso anno ho aperto il mio canale Youtube BARENGO Streetwear in lingua italiana, dove ho iniziato a registrare video. Gli iscritti fanno parte di una community di appassionati che mi segue perché posto capi innovativi, ma anche capi adatti a tutti i giorni, che rappresentano anche un mix tra streetwear e abbigliamento di designer».
Sei diventato famoso per «quanto costa il tuo outfit?», di che si tratta?
«È un format di video: incontro i miei fan che si presentano con i loro migliori vestiti davanti alla telecamera, descrivendo anche il prezzo. E a fine video chi ha l'outfit più bilanciato o innovativo riceve un mio regalo».
Quali sono i tuoi brand preferiti?
«Mi piacciono A Cold Wall, Undercover e Margiela. Louis Vuitton per gli accessori».
Quale è stato l'oggetto che hai desiderato e amato di più?
«È stato un paio di jeans del brand Undercover che è uscito dieci anni fa. Mi piaceva moltissimo e ho impiegato più di 10 mesi a cercarlo su Internet. E alla fine l'ho trovato su un sito di resell giapponese».
Che succede quando i tuoi fans ti incrontrano per strada?
«Mi chiedono qualche consiglio o di fare una foto».
E cosa hai da dire ai falsi puritani che criticano questi ragazzi?
«Penso che spendere per questi capi introvabili sia una forma di investimento: ad esempio spendere
200 euro su una felpa di un brand streetwear di qualità, che dopo averla indossata varie volte ha ancora mercato tra i collezionisti, piuttosto che comprare 4/5 felpe Made in Bangladesh da Zara che si rovinano facilmente».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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