Milano Nella emergenza, l'Italia rischia di fare tristemente da capofila: le misure varate dalle regioni del Nord Italia sono state giudicate «essenziali» per contenere l'epidemia dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. L'organizzazione, con sede a Stoccolma, ha avvertito che prevede che il numero di casi confermati in Italia e in altri Paesi europei aumenterà nei prossimi giorni. «Queste misure straordinarie nel Nord Italia sono essenziali per limitare l'epidemia e potrebbe essere necessario replicarle in altre comunità nei prossimi giorni».
Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno adottato misure omogenee che sanno tanto di coprifuoco: se già la conferenza dei rettori sabato aveva annunciato la sospensione delle attività didattiche, degli esami e delle lauree in tutte gli atenei del Nord, ieri si è aggiunta la chiusura delle scuole di ogni ordine, a partire dalle scuole dell'infanzia, comprese le Agenzie formative. Misura che si aggiunge alla sospensione delle gite, dei viaggi di istruzione all'estero e dalle uscite didattiche annunciata già sabato sera dal Consiglio dei ministri. Sospesi tutti gli eventi e le manifestazioni di ogni genere, all'aperto e al chiuso, che prevedano l'assembramento di persone, in primis il Carnevale di Venezia, che ogni anno richiama turisti da tutto il mondo con un indotto importante per la città lagunare, già duramente provata dall'acqua alta.
«La sospensione delle lezioni in tutta la Lombardia sarà per 7 giorni, prorogabile fino a 14 - ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera - Ogni ulteriore decisione si baserà sull'evoluzione della situazione, che viene costantemente monitorata». Disposizioni simili sono in vigore in Veneto, Piemonte e Liguria fino al primo marzo: se la situazione sanitaria non dovesse migliorare lo stop potrebbe essere prolungato. «Sappiamo di creare un grave disagio per tutti - ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia - ma la salute viene prima di tutto, non avrei mai voluto firmare un documento del genere». Anche in Regioni non toccate dal virus, come la Liguria, sono state disposte chiusure delle università, delle scuole e dei musei per questa settimana in via precauzionale.
Al momento rimangono aperti gli uffici e servizi pubblici e tutti i trasporti, dai treni regionali ai mezzi pubblici ai vaporetti a Venezia, sottoposti per ordinanza a sanificazione. Trenitalia ha disposto misure straordinarie per contenere il più possibile la diffusione del virus ovvero l'installazione a bordo di dispenser di disinfettante per mani, la consegna al personale di equipaggiamento protettivo, il potenziamento della sanificazione.
Porte chiuse anche per i luoghi di culto come le basiliche di Sant'Antonio e San Marco e il Duomo di Milano, disposta la sospensione delle messe, delle celebrazioni per la Quaresima, di battesimi, prime comunioni e cresime fino al 1° marzo.
In Lombardia scatta anche il coprifuoco dalle 18 alle 6 per tutti i luoghi aggregativi di massa: chiusi cinema, teatri, discoteche e pub, con l'esclusione dei ristoranti. Attenzione il prossimo week end saranno chiusi i centri commerciali, ma non i supermercati al loro interno per garantire ai lombardi di poter fare la spesa, evitare l'assalto di queste ore e, allo stesso tempo, potenziali nuovi focolai di contagio. Queste le misure per quanto riguarda la «zona gialla», molto più restrittive le misure per i comuni della «zona rossa», che si estende sugli 11 comuni del basso lodigiano in Lombardia e il comune di Vo' Euganeo, dove hanno individuato i cluster di contagio, di fatto in quarantena. Divieto assoluto di entrare e uscire dalla area: chi esce non potrà più entrare e viceversa secondo quanto stabilito sabato notte dalla presidenza del consiglio dei ministri. Già blindate da esercito e forze dell'ordine.
Inizierà questa mattina la sistemazione dell'ospedale militare di Baggio a Milano dove potrebbero essere trasportate le persone che devono essere messe in isolamento per consentire il monitoraggio dell'evoluzione del contagio, mentre la struttura di Piacenza, ovvero san Damiano, sarebbe praticamente pronta. «Accanto a questi primi due spazi - ha spiegato Gallera - la Protezione civile sta andando a individuare altre strutture come alberghi per prepararsi alla quarantena di contagiati e contatti diretti».
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