
«Mamma, l'acqua sta diventando gialla». E nel giro di pochi minuti quattro fratellini che lunedì si stavano divertendo nella piscina di un centro sportivo della capitale con un'amichetta hanno cominciato a sentirsi male, intossicati dal cloro. Mattia, 9 anni, il più grave dei cinque, è ricoverato in coma farmacologico e rischia danni neurologici.
È accaduto all'Imperium Eventi, alla Borghesiana, periferia est di Roma. La Procura ha aperto un'inchiesta, procede per lesioni e ha disposto il sequestro della piscina. Sul posto la scientifica e gli ispettori della Asl per accertare se ci sia stato o meno un malfunzionamento dell'impianto. Erano circa le dieci quando l'acqua dove i bambini (una femmina di 7 anni e i quattro fratelli di 5, 7, 9 e 11 anni) stavano facendo il bagno, ha cominciato a cambiare colore. I piccoli si sono sentiti male, avevano difficoltà nel respirare e irritazioni cutanee. La mamma, una 36enne originaria di Palermo, li ha fatti subito uscire e ha allertato i soccorsi. I piccoli sono stati portati al pronto soccorso del Policlinico Umberto I, due sono stati dimessi subito, due sono stati ricoverati in pediatria. Mattia è finito invece in terapia intensiva: non risponde alla terapia farmacologica, non sarebbe in pericolo di vita ma rischia gravi danni neurologici, non reversibili, causati dall'esposizione prolungata al cloro fuoriuscito dalle «bocchette» dell'acqua. Il papà, che lunedì mattina era a sfilare ai Fori Imperiali su un mezzo dell'Esercito, appena ha saputo si è precipitato in ospedale. Era appena finita la parata. «I dottori non si sbilanciano. Ho assistito al tentativo di risveglio di Mattia, che però non c'è stato. Lo hanno portato a fare una risonanza, ma al momento è in coma farmacologico, ma non ci dicono se è stazionario, niente», racconta il genitore. «Anche io ho nuotato tanti anni - continua - ma quando c'erano dei problemi in acqua avvisavano per farci uscire un paio d'ore per dare il tempo al cloro di diluire». Lunedì non è accaduto. Anzi, racconta l'uomo che quando sono tornati nel pomeriggio a riprendere le cose, in piscina c'era gente. Come se poche ore prima non fosse accaduto nulla.
Drammatica la testimonianza di Alessio, il più grande. «Ci stavamo facendo il bagno, era già un'ora e mezza che stavamo in acqua, a un certo punto dal tubo che porta il cloro ne è uscito tantissimo e si è andata a formare una patina gialla. Mio fratello Mattia si è tuffato proprio dove c'era quella patina. Quando siamo usciti dall'acqua, tossivamo tutti. Mia mamma ci ha lavati, ci ha fatto bere acqua e sputare. Eleonora piangeva e tossiva, ma poi si è ripresa. Mattia però era piegato, come chiuso a chiocciola. Gli infermieri dell'ambulanza gli hanno chiesto se dovesse vomitare e lui ha risposto che stava provando a respirare, ma non riusciva». Un grande spavento per tutti, anche per il responsabile della struttura: «La piscina è agibile, è tutto a norma. Siamo in regola con assicurazione e Asl. Si è trattato di un danno accidentale.
Lunedì c'era tantissima gente per un torneo di calcio, a quanto ho capito, c'era poca pressione. All'improvviso si è accumulata e in un attimo è fuoriuscito solo cloro dalle bocchette vicino alle quali si trovavano i bambini. Solo in quel punto, perché dall'altra parte non è successo niente».