Più tempo per pagare le cartelle fiscali che erano state sospese per la pandemia, ma anche un fondo con le risorse per equiparare la quarantena alla malattia. Rinnovato anche l'ecobonus per le auto non inquinanti e altre 13 settimane di Cassa Covid fino alla fine dell'anno. Il decreto fiscale, che anticipa alcune misure della legge di Bilancio, ha ricevuto il via libera ieri in un Consiglio dei ministri spaccato sul rifinanziamento al reddito di cittadinanza.
Il pacchetto approvato prevede, oltre che 200 milioni per rinnovare il sussidio, anche il rifinanziamento per le misure adottate al fine dell'equiparazione della quarantena per Covid alla malattia, che dunque sarà pagata per i lavoratori costretti all'isolamento. Il governo interviene anche sulle cartelle esattoriali. Ci saranno cinque mesi di tempo per pagare quelle che erano sospese per la pandemia e che dal primo settembre l'Agenzia delle entrate ha ripreso a notificare: vengono concessi 150 giorni per saldare anziché 60, una misura che vale per le cartelle notificate entro il 31 dicembre. Viene riammesso alla rateazione anche chi è decaduto dalla procedura della rottamazione durante la pandemia: dal 31 ottobre 2021 potrà riprendere i versamenti in 18 rate anziché 10. Rifinanziata la cassa Covid fino al 31 dicembre: i datori di lavoro che sospendono o riducono l'attività a causa della pandemia possono presentare domanda di assegno ordinario e di cassa integrazione in deroga per una durata massima di tredici settimane tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2021.
Previsti cento milioni per rifinanziare l'ecobonus auto a favore delle vetture non inquinanti, anche usate, altri 6 miliardi vanno al fondo per l'assegno unico per i figli, e arriva un rafforzamento dei congedi parentali connessi al Covid. Il punto prevede un'indennità del 50% della retribuzione per il genitore che, se il figlio è minore di quattordici anni, può astenersi dal lavoro per tutto il periodo della dad, della malattia o della quarantena del minore. Garantita anche la copertura per la Cig straordinaria nel 2022 ai lavoratori di Alitalia.
Nel decreto ci sono anche misure urgenti per prevenire le morti sul lavoro, con un inasprimento delle sanzioni. Per «gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, è prevista la sospensione dell'attività, anche senza la necessità di una reiterazione degli illeciti». E con il 10% del personale «in nero», e non più il 20%, l'attività verrà sospesa, con l'obbligo di pagare una multa per riaprire. Rinviate le decisioni sul superbonus ed ecobonus al 65%, che saranno probabilmente rinnovati in sede di legge di Bilancio.
Per il
ministro del Lavoro Andrea Orlando sono «importanti misure di sostegno al reddito e alle imprese ancora in difficoltà a causa della pandemia». Ma la vera partita politica, quella sul reddito di cittadinanza, è appena iniziata.
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