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Il compleanno di Greta e le trappole del successo

Domani la Thunberg ne fa 17. Ma a chi adolescente ha avuto fama enorme il futuro non sempre sorride

Il compleanno di Greta e le trappole del successo

La sedicenne più famosa del mondo domani farà 17 anni e in quell'età di mezzo che non è più quattordici e non ancora diciotto, dodici mesi sono una vita. «Per anni aveva smesso di parlare, di andare a scuola, persino di nutrirsi - ha appena rivelato papà Svante - Adesso balla e ride tutto il giorno e alle critiche reagisce incredibilmente bene. Ci ride su, non so come faccia...» Forse per l'incoscienza dell'età che ha anche chi scuote le coscienze altrui. Greta Thunberg per Time è la «Persona dell'anno», la più giovane di sempre, e per Forbes è tra le 100 donne più influenti del mondo, l'unica con quegli anni. La popolarità può esaltare e distruggere, perchè ci sono aspettative e responsabilità che schiacciano, perchè a 16 anni è diventare grande quando, da noi, si è in terza superiore e si ha ancora lo sguardo di un bambino, anche se a volte un po' inquietante.

Ci sono sedicenni di successo che il mostro del successo lo hanno addomesticato e trasformato nel genio della lampada che realizza tutti i desideri. Paolo Maldini e Francesco Totti a 16 anni debuttarono in serie A e fino a quaranta hanno tenuto benissimo botta; Gigliola Cinquetti alla stessa età vinse il festival di Sanremo '64 e l'Eurofestival, che fu come vincere nella stessa stagione scudetto e Champions league; l'Ambra di «Non è la Rai» era l'adolescente più popolare d'Italia prima di diventare attrice ricercata e di talento; Federica Pellegrini a 16 anni ha vinto la sua prima medaglia olimpica, adesso 16 anni dopo, cerca l'ultima a Tokyo. E stiamo parlando dei nostri perchè basta spostarsi fuori per registrare che sfolgorante, per esempio, è stato il successo Jodie Foster, oggi 48enne, passata dal ruolo di baby prostituta in Taxi driver a una carriera illuminata da due Oscar. O di Twiggy, all'anagrafe Lesley Hornby, che scatenò anche lei negli anni Sessanta una rivoluzione pari a quella di Greta, con la minigonna simbolo dell'emancipazione femminile prima che della moda prossima ventura, la ribelle chic dalla postura scoordinata, è stata per milioni di donne molto più di un simbolo della sua epoca: oggi a 70 anni si gode una vta piena di successi e soddisfazioni.

La popolarità, prima della precocità, può distruggere, soprattutto nel mondo dello spettacolo, dove la vetrina di luce può nascondere un buio retrobottega. Britney Spears, icona ragazzina e globale della musica, modello per milioni di ragazzine della sua età, nella realtà era un anima fragile, con il male di vivere dentro. La «principessa del pop» oggi è quasi irriconoscibile come quando, fuggita da una clinica, si era rasata i capelli a zero, con quello sguardo allucinato che ti fissava da una fotografia. La stessa fine della sua compagna di «Party girls» Lindsay Lohan, ragazzina prodigio e poi condannata per droga ai lavori socialmente utili e al ricovero in una clinica di disintossicazione. E se l'ancora più precoce Pippi Calzelunghe la svedese Inger Nilsson, 52 anni, si ritirò dalle scene per lavorare come segretaria a Stoccolma, River Phoenix, divo a 16 anni fu trovato morto a 23 anni, ucciso da un'overdose di eroina. Sedici anni, quando sei così popolare, possono essere un bivio di vita quando non hai ancora idea di che facoltà universitaria scegliere. Ma noi auguriamo a Greta ogni bene.

Come diceva Picasso: «Ci vogliono molti anni per diventare giovani».

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