Comunali e Copasir. Nuove frecciate tra Salvini e Meloni

Lunedì il vertice tra gli alleati. Il leghista: "Sorpasso Fdi? Quando sbarcano gli alieni"

Comunali e Copasir. Nuove frecciate tra Salvini e Meloni

Ieri il segretario della Lega è stato ospite dell'emittente romana Radio Radio. Un canale molto seguito nella Capitale, soprattutto dai tifosi di Roma e Lazio. L'argomento era ovviamente il rebus amministrative. Il leader leghista ha sgombrato il campo (del centrodestra) da foschi presagi. «Candidati? Ce ne sono. E non sono nemmeno pochi!» Un modo per rassicurare che il temporeggiamento che sussiste nella coalizione non è dovuto alla mancanza di nomi. Sicuramente farà discutere i cronisti politici una sottile coincidenza. L'emittente radiofonica è la stessa che da tempo vanta come ospite fisso l'avvocato Enrico Michetti, esperto di diritto amministrativo con una cattedra all'ateneo di Cassino. Le cui quotazioni come candidato del centrodestra per il Campidoglio sono, da qualche giorno in netto rialzo. Da quando almeno Fratelli d'Italia ne ha suggerito il nome. D'altronde Forza Italia e Lega da tempo convengono su un punto chiave: il candidato ideale deve essere preso dalla società civile. Ma servirebbe un nome di maggior peso, obiettavano i leghisti almeno fino a ieri. Nel corso della sua diretta radiofonica Salvini ha anche annunciato che il vertice di coalizione per discutere le candidature si terrà lunedì («anche se non credo sarà risolutivo»). Un vertice che dovrà affrontare anche la questione Napoli, visto che il magistrato Catello Maresca (indicato da molti come probabile candidato del centrodestra) ha chiesto e ottenuto dal Csm l'aspettativa. Su Milano resiste la candidatura di Maurizio Lupi (Noi per l'Italia) mentre su Roma, oltre a Michetti, circolano vari nomi, tra cui quello di Francesco Storace.

Di sicuro al vertice di lunedì si cercherà di far chiarezza anche sulla questione del Copasir. La cui vicenda sembra legata a doppio filo al braccio di ferro sulle candidature per le amministrative. Giovedì, infatti, quasi a sorpresa sono arrivate le dimissioni del presidente della Commissione parlamentare per la sicurezza, il leghista Raffaele Volpi. Da tempo Fratelli d'Italia rivendica come unico partito di opposizione la presidenza della Commissione ma Volpi non aveva finora fatto il passo indietro sperato dalla Meloni, che al suo posto voleva il vicepresidente Adolfo Urso. Su quest'ultimo nome, però, pare ci fosse il veto leghista. E lo stesso Salvini ha fatto capire di non gradire Urso in quanto «amico dell'Iran». Un modo come un altro per alzare la posta, sostengono i beninformati. D'altronde i rapporti non sono idilliaci in questo momento se lo stesso Salvini, interrogato sul possibile sorpasso di FdI, risponde: «Mi porrò il problema se sbarcano gli alieni». Risposta sarcastica che fa il paio con il commento di Adolfo Urso sulla sua presunta amicizia (poi smentita da tante foto apparse sui social che lo ritraggono con leader israeliani) con l'Iran.

«Salvini dovrebbe preoccuparsi piuttosto dei rapporti di alcuni leghisti con il Qatar». Assecondare la Meloni sul Copasir potrebbe però aprire le porte di Roma a un candidato leghista, come Claudio Durigon (coordinatore regionale della Lega nel Lazio).

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