In concerto il pianoforte dei record

È il più lungo del mondo: la coda è di 3,33 metri e vale 300mila euro

In concerto il pianoforte dei record

Si pensava che pure nel campo dei pianoforti il massimo fosse stato raggiunto, prototipi inaspettati inclusi: strumenti multicolor che neppure un mercato in festa, tastiere trasparenti o costruiti a forma di casetta, ideati a forma di razzi, perfino fatti apposta per suonare stando sdraiati a letto. «Ma qui non c'è più religione», avrebbe esclamato il padovano Bartolomeo Cristofori, cembalaro illuminato che nel Settecento inventò il piano, l'antenato di quello attuale. E proprio dal Veneto - curiosità non da poco - parte una «nuova rivoluzione» musical-tastieristica. Già, proprio così: dopo aver annunciato che in quel di Vicenza l'artigiano Luigi Borgato aveva costruito un «coda» da record - misura ben 3,33 metri di lunghezza ed fatto di quindicimila pezzi - ora è giunto il giorno tanto sospirato, quello del debutto. Infatti il concerto con il pianoforte più lungo del mondo si terrà stasera al Palazzo della Regione di Padova alle ore 20,45. La prima volta, in assoluto, del «Gran Prix 333» da 300mila euro, così si chiama il super strumento che batte il modello gran coda che molti ha fatto e fa sognare ancora oggi, lungo «solo» 2,80 metri.

Il collaudo pubblico è affidato a un emergente del virtuosismo, il giovane Giovanni Bertolazzi da Soave, classe 1998, già enfant prodige che si è messo sulla tastiera a suonare all'età di 11 anni, bruciando rapidamente le tappe fino a diventare concertista in ascesa.

«Se ho già provato il nuovo super-pianoforte? - fa eco al telefono il giovane Maestro - Certo che sì, qualche volta. Come tutti i grandi pianoforti ha tutti i parametri qualitativi molto alti. Ma tra le caratteristiche che lo fanno smarcare dagli altri strumenti - spiega - c'è quella di non avere limiti». Traduzione in estrema sintesi: una grande potenza di suono. Questo pone il virtuoso che si accinge a suonarlo in una posizione di «responsabilità - continua - perché va utilizzato nel giusto modo altrimenti ti si può ritorcere contro». Il concertista, che paragona il «Gran Prix 333» a una «super-car da far almeno ogni tanto correre come un vero proprio campione» per il concerto del debutto ha pensato a una scaletta ad hoc: «Per far risaltare le sue qualità - spiega - ho scelto dei brani adatti, con un taglio sinfonico».

Il pubblico potrà udire la «Polacca-fantasia op.61» di Fryderyk Chopin, due studi di Sergej Vasil'evic Rachmaninov e due brani di Listz, uno dei quali nella versione proposta da un grande pianista del Novecento come il russo Vladimir Horowitz. Tutti pezzi che richiedono notevoli capacità tecniche e interpretative. Ma Bertolazzi, che ha già dimostrato di avere talento e capacità, certamente non si spaventa davanti a questa nuova sfida: «Ho conosciuto il costruttore del super-pianoforte anni fa, quando ho esordito nella programmazione all'ospedale San Bonifacio di Verona; ho suonato i suoi strumenti e da lì in poi ho continuato». Alla prima delle prime - stando agli annunci circolati - condotta dal giornalista Giovanni Viafora, è stato invitato, come ospite d'onore il critico musicale e filosofo della musica Quirino Principe.

A raccontare invece i segreti dello strumento sarà proprio l'inventore-costruttore del super-piano Luigi Borgato da Vicenza. Che per far venire alla luce la sua «creatura» da primato ha impiegato anni e anni di studi e ricerche. Fino al giorno del debutto: ora maestro, buon ascolto!

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