Roma - Alta tensione, accuse incrociate e una gara a sinistra per rendere la legge sempre meno garantista. Il cammino della nuova legge sul conflitto di interessi voluta dal Pd continua alla Camera. E articolo dopo articolo prende forma la disciplina che dovrà sostituire la legge attualmente in vigore firmata dall'allora ministro Franco Frattini.
Il canovaccio della discussione non cambia. Il Pd stringe le maglie, il Movimento 5 Stelle si dichiara insoddisfatto e attacca ritenendo la legge troppo permissiva e alza la posta. Forza Italia denuncia con Francesco Paolo Sisto tutti i paradossi del provvedimento. Scelta Civica e Ncd si allineano con le posizioni del partito di Via del Nazareno. In realtà dietro allo scontro d'aula tra renziani e grillini i forzisti intravedono la formazione di un asse culturale di fatto. Con un obiettivo: «Il retropensiero o meglio l'intenzione non dichiarata è impedire che Berlusconi un giorno possa tornare a fare politica» dice Sisto. «Siamo di fronte a una legge paradossale che strappa la Costituzione e impone una tragicomica fine dei diritti. In sostanza a un organo di nomina politica, come l'Antitrust, si danno poteri di indagine parapenali. Avremo dei superburocrati con una micidiale forza d'urto. E di fronte a misure di questo tipo il centro, Ncd come Scelta Civica, mettono da parte il garantismo per feeling governativo. Lo sa quale sarà il risultato di questo capolavoro? Che da un conflitto esplicito e quindi controllabile passeremo a un conflitto criptico con i potenti di turno che faranno eleggere alcuni delegati a rappresentare i loro interessi». Renato Brunetta a sua volta fa una previsione: «Potranno fare politica solo i nullafacenti e i falliti. Chi ha un'impresa, un'industria, una professione o ha avuto successo farà bene a non interessarsi di politica perché entrerà in conflitto di interessi. Se la mettiamo insieme alla legge sul finanziamento dei partiti, il Pd sta distruggendo la democrazia parlamentare». Per i grillini, invece, «il Pd dopo la marea di scandali che li ha colpiti vuole rifarsi una verginità sbandierando di aver fatto la legge sul conflitto di interesse. Ma il suo interesse è fare in modo che le maglie siano più larghe possibili».
Se la polemica infuria, i lavori d'aula proseguono a rilento. Le votazioni riprenderanno questa mattina.
Fino a ora sono stati approvati dall'Assemblea i primi sei articoli del testo. Quelli considerati più delicati sono il 12 e il 13. Ieri anche gli incarichi di gestione nelle «società in forma cooperativa» sono rientrati tra le cause di «incompatibilità» per chi ricopre cariche di governo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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