Il Consiglio d'Europa accusa: "I politici incitano all'odio"

Relazione a Strasburgo contro l'Italia: "Atteggiamenti razzisti e xenofobi". Replica leghista: "Scandaloso"

Il Consiglio d'Europa accusa: "I politici incitano all'odio"

Incitamento all'odio da parte dei politici. Razzismo. Xenofobia. Perplessità sulla politica del governo sui migranti e sulla chiusura dei porti.

Ci mancava solo il Consiglio d'Europa a rinfocolare, se ce ne fosse stato bisogno, le tensioni tra l'Italia e la Ue, Francia e Germania in testa. E invece il rapporto sull'Italia, approvato ieri da questo organismo che è sganciato dall'istituzione europea ma che è comunque un'organizzazione internazionale prestigiosa, dipinge un quadro a dir poco a tinte fosche della situazione Italia. E non per la situazione economica.

Il monitoraggio sull'Italia è stato approvato ieri. Vano il tentativo della delegazione italiana, con una serie di emendamenti, di cambiare il testo del rapporto. Il rapporto ha avuto il via libera. Ed è un rapporto impietoso. Nel mirino in particolare «l'aumento dell'incitamento all'odio» da parte dei politici. Vengono anche stigmatizzati razzismo e xenofobia dilaganti nel dibattito politico, nei media e su internet. Preoccupazione viene espressa anche «per le recenti iniziative per impedire alle navi di soccorso di attraccare nei porti italiani».

Insomma, una bocciatura a tutto campo. Sono 12 i paragrafi dedicati all'Italia, tra gli altri flussi migratori, lotta al razzismo, libertà dei media, giustizia, corruzione. Qualche nota positiva c'è. Promossi a metà sulla libertà dei media e sulla riforma della giustizia. Bocciati invece sulle norme relative alla diffamazione e sull'uso eccessivo della carcerazione preventiva.

Luci e ombre, dunque. Ma i parlamentari italiani, quelli della Lega in particolare, si sono infuriati. «È scandaloso e inaccettabile - tuonano gli onorevoli Paolo Grimoldi, Alberto Ribolla e Manuel Vescovi, che per protesta non hanno partecipato al voto - che nella risoluzione in discussione al Consiglio d'Europa, sul monitoraggio sull'Italia - dove si scrive che il Governo è formato da un movimento di estrema destra, la Lega, e da uno anti sistema, i Cinque Stelle - si accusi il nostro Paese di una serie di gravi comportamenti razzisti, xenofobi e anti umanitari».

«Non possiamo accettare - proseguono gli onorevoli del Carroccio - che nella relazione sull'Italia il relatore scriva, in tema di politiche migratorie, di essere seriamente preoccupato perché le politiche del Governo ostacolano il lavoro delle Ong, mettendo a rischio vite umane e violando norme umanitarie fondamentali ed esprima preoccupazione per la recrudescenza di atteggiamenti razzisti, della xenofobia e di incitamenti all'odio da parte di responsabili politici. Questo - proseguono i parlamentari - è un atto d'accusa all'Italia da parte di un organismo che non ha fatto nulla in questi anni in materia migratoria e adesso punta l'indice contro il nostro Paese con una relazione sprezzante e fuori dalla realtà».

I quattro leghisti, si diceva, non erano in aula.

All'atto dell'approvazione del testo globale hanno votato a favore i 4 componenti Pd presenti, Andrea Orlando, Elena Boschi, Piero Fassino e Roberto Rampi e l'azzurro Francesco Scoma. Forza Italia, M5s, Fdi e il gruppo misto del Senato hanno votato contro, con l'eccezione dell'astensione del deputato dei 5 stelle, Francesco Berti.

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