Conti in Svizzera, nel 2017 scattano i controlli

Il "grande fratello tributario" acquisisce nuovi poteri. In arrivo le verifiche incrociate

Conti in Svizzera, nel 2017 scattano i controlli

Roma - Con il passare del tempo si avvicina l'Armageddon, la battaglia finale tra il Fisco e i contribuenti. La sensazione, però, è che le forze in campo siano dispari visto il costante potenziamento dei mezzi di accertamento in mano all'Agenzia delle entrate.

Ad esempio, l'ingresso di Equitalia nella «grande famiglia» dell'organismo guidato da Rossella Orlandi, previsto dal decreto fiscale, farà sì che anche la riscossione possa avvalersi dell'utilizzo delle data bank del Sid, il sistema di interscambio dati che consente alle Entrate di incrociare conti correnti bancari, autoveicoli e motoveicoli di proprietà, eventuali assunzioni di collaboratori domestici tramite Inps e dati catastali degli immobili di proprietà. Che cosa significa? Che ora il fisco saprà meglio dove e quando colpirci se per caso ne siamo diventati debitori.

In fondo, ormai non fa quasi più notizia l'invio di cartelle esattoriali sulla base delle giacenze e della movimentazione dei conti correnti come sulla base del possesso di auto di grossa cilindrata. Se i redditi dichiarati non sono congrui con quanto dichiarato nel 730, l'Agenzia presume che vi sia una qualche disponibilità sottratta al fisco. Da quando l'anagrafe tributaria si è arricchita con i conti correnti, nulla sfugge alle Entrate: dalle eredità in denaro fino ai versamenti di contante delle escort. Tutti casi che sono passati in rassegna nelle Commissioni tributarie regionali.

Dall'anno prossimo il Fisco potrà ottenere anche notizie sui conti correnti all'estero grazie ai trattati sottoscritti con la Svizzera e con altri Paesi nel mirino come il Liechtenstein. La particolarità? Si utilizzeranno le autodenunce della precedente voluntary disclosure per stilare una serie di parametri in base ai quali profilare una serie di contribuenti per i quali richiedere i dati. Tanto la Svizzera quanto gli altri Paesi che hanno sottoscritto con l'Italia i trattati contro la doppia imposizione saranno tenuti a fornire i dati dei conti correnti di questi individui sulla base delle richieste specifiche. Il principio è sempre quello dei controlli incrociati come quelli tra dichiarazioni trimestrali dell'Iva e versamenti effettuati, prevista dalla manovra.

Sempre a questo proposito emergono nuovi dettagli sulla riapertura della voluntary per contante e valori al portatore contenuti in cassette di sicurezza.

La procedura prevista dal dl fiscale prevede che l'apertura della cassetta e l'inventario siano effettuati alla presenza di un notaio. Il contribuente dovrà poi presentare un'autocertificazione attestante che i valori non derivano da reati.

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